Belluno. Record di cassa integrazione, Paglini (Cisl): “Necessario il rilancio dell’economia”

Venerdì, 22 gennaio 2021

Nel Bellunese, nel 2020, sono state autorizzate 19 milioni di ore di cassa Covid, con il coinvolgimento di oltre 30 mila lavoratori.

I dati Inps parlano chiaro: Belluno è la provincia veneta che, lo scorso anno, ha fatto più ricorso alla cassa integrazione.

“Interi settori sono in ginocchio – denuncia Massimiliano Paglini, Segretario Generale di Cisl Belluno Treviso - a cominciare dal turismo e dall’economia della montagna, dai comparti della moda e dell’occhialeria. Non è più differibile un piano di rilancio delle politiche attive per ricollocare e riqualificare i lavoratori che hanno perso il lavoro – aggiunge - e servono ristori immediati per permettere la sopravvivenza delle aziende, a partire da quelle del commercio, della ristorazione, del turismo alberghiero, che rischiano di essere spazzate via dalla crisi: ci stiamo pericolosamente avvicinando al punto di non ritorno”.

Per Paglini “è necessario un progetto condiviso a livello territoriale per la tutela dell’occupazione e la tenuta del tessuto economico-sociale di un territorio che paga anche il prezzo di infrastrutture carenti, calo demografico e spopolamento. Temiamo che il peggio debba ancora venire – conclude il segretario Cisl - perché gli effetti delle chiusure di Natale e dei primi mesi dell’anno non sono registrati in questi dati. E davanti a noi il timore dello sblocco dei licenziamenti a fine di marzo”.