Settore Legno Arredo: rinnovato il contratto nazionale
Rinnovato, dopo oltre un anno e mezzo, il contratto nazionale Legno Arredo che, in Veneto, interessa quasi 50.000 addetti.
I lavoratori del settore avranno un aumento economico certo in busta paga di 70 euro al livello AC1/AS2 (per il parametro 140, 50 euro a parametro 100), suddiviso in due tranche: a settembre 2020 e a gennaio 2021, mentre a gennaio 2021 e a gennaio 2022 saranno effettuate verifiche sull’inflazione che potrebbero portare ad ulteriori aumenti salariali.
Previste anche l’integrazione da parte delle aziende del congedo di maternità o paternità fino al 60% e la contribuzione piena al fondo di previdenza pensionistica complementare per i primi tre mesi.
“Significativi anche i progressi ottenuti sul fronte del welfare – ha annunciato il segretario generale della Filca Cisl Veneto, Francesco Orrù - più precisamente: due ore di assemblea retribuita all’anno in aggiunta alle 10 ore già previste per legge, aumento a carico delle aziende dello 0,20% dei contributi in favore dei lavoratori da versare al Fondo Pensione e un riconoscimento di 100 euro una tantum per tutti i lavoratori da destinare sempre alla previdenza complementare per promuoverne l’adesione”.
Nel contratto è stato previsto, infine, anche un rafforzamento della bilateralità grazie al potenziamento dell’attività dell’Osservatorio Bilaterale del Legno.
“Ci auguriamo che questo rinnovo – ha commentato Orrù - sia da traino per il rilancio dell’intero settore e dell’economia interna del paese, riconoscendo ai lavoratori quel ruolo centrale di vera risorsa strategica per le aziende del settore”.