Legno. Mancato rinnovo del contratto: attivo unitario e sciopero

Martedì, 11 febbraio 2020

Sciopero generale (8 ore) del settore legno arredo industria venerdì 21 febbraio prossimo.
Lo hanno proclamato Filca-Cisl, Feneal Uil e Fillea-Cgil dopo la rottura delle trattative con Federlegno per il rinnovo del ccnl 2019-2022 scaduto lo scorso 31 marzo, contratto che interessa circa 150 mila lavoratori in tutta Italia (circa 30mila quelli occupati nelle aziende in Veneto).
In vista dello sciopero, i sindacati regionali del settore hanno organizzato un attivo unitario dei delegati per giovedì prossimo, 13 febbraio, alle 9:30 a Marghera, alla Cittadella dell’Edilizia. Sarà Francesco Orrù ad introdurre l'attivo.
Le motivazioni dello sciopero sono spiegate dai sindacati in una nota congiunta dove denunciano Federlegno di aver “dimostrato dal primo momento la volontà di perseguire un modello di impresa basato non sulla qualità del lavoro, sugli investimenti, sulla professionalità e sul benessere organizzativo, ma sulla riduzione dei costi e su una gestione unilaterale dell’organizzazione del lavoro. Proporre l’aumento smisurato della precarietà con percentuali ben oltre i limiti di legge, la stagionalità fuori controllo e rimettere in discussione l’accordo di interpretazione autentica sulla flessibilità degli orari di lavoro – spiegano - denota una mancanza di buon senso da parte di Federlegno che è per noi inaccettabile. Inoltre, mancano ancora le risposte su temi a noi cari come ambiente e sicurezza, formazione, diritti, bilateralità, welfare e aumenti retributivi”.
Lo sciopero prevede manifestazioni in contemporanea a Milano, Treviso, Pesaro e Bari, in base alla regione di provenienza dei manifestanti. Nel capoluogo della Marca si concentreranno i lavoratori del Triveneto.