Sanità Veneto. Addetti alle pulizie, ccnl scaduto da 7 anni

Giovedì, 12 novembre 2020

Accanto a medici e infermieri lavorano negli ospedali veneti oltre 2.300 addetti alle pulizie.

“Una categoria indispensabile ma non riconosciuta”, denuncia la Segretaria Generale della Fisascat Cisl Veneto, Maurizia Rizzo. “Da febbraio di quest’anno – aggiunge - vengono richieste attività di pulizia e risanamento 24 ore su 24 ore, con pretese di turni massacranti, carichi di lavoro aumentati e condizioni difficili, retribuiti con un salario misero perché il loro contratto nazionale di lavoro è scaduto da oltre 7 anni”.

Proprio per questo, i lavoratori degli appalti delle pulizie saranno a fianco del personale sanitario nella mobilitazione in programma domani, venerdì 13 novembre. Tra le richieste che verranno avanzate, l’immediato rinnovo dei contratti nazionali e la garanzia di tutte le misure e disposizioni anti contagio Covid-19, come la sicurezza della disponibilità dei DPI e il ricorso tempestivo ai tamponi.

“L’emergenza pandemica ha evidenziato l’importanza del lavoro di tutto il personale sanitario e anche degli addetti alle pulizie – conclude Rizzo – ma non è sufficiente ricordarli con i titoli di ‘eroi’, hanno invece bisogno di essere rispettati per il loro lavoro ed avere riconosciuti i propri diritti”.