Romani (First): sequestri Zonin goccia nel mare, ora legge su compensi manager

Giovedì, 25 gennaio 2018

Le Fiamme Gialle nei giorni scorsi hanno eseguito i sequestri di 346mila euro a carico di ciascuno dei 5 imputati dell’inchiesta sul crack della Banca Popolare di Vicenza, tra questi l’ex Presidente dell’istituto Gianni Zonin.  «I soldi che gli sono stati sequestrati dal tribunale rappresentano una goccia nel mare – tuona Giulio Romani (First Cisl) - corrispondono infatti appena al 34% del milione abbondante di euro che Zonin ha incassato solo nel 2015 come ultimo stipendio in Popolare di Vicenza. Di fronte a uno scandalo di questa portata – afferma Romani – vedremo che cosa scriverà la Commissione banche nella sua relazione attesa a giorni. Dubitiamo che la politica reciti il mea culpa per non aver regolato per legge i compensi dei manager delle banche. Adesso vogliamo l’immediata applicazione di un tetto massimo ai compensi dei top-manager, l’abolizione dei bonus in entrata e uscita e l’adeguamento dei loro contratti alle direttive europee in merito al rapporto tra quota fissa e quota variabile, con l’obbligo di vincolare almeno un terzo delle retribuzioni complessive al raggiungimento di obiettivi di interesse sociale e di legare la parte variabile a risultati di medio-lungo termine. Lo ribadiremo in un documento che invieremo nei prossimi giorni a tutte le forze politiche, alle quali chiediamo di dare piena attuazione alla nostra Costituzione».