Papotto (Cisl Medici): “Siamo pochi e con strutture insufficienti”

Venerdì, 04 dicembre 2020

Biagio Papotto, Segretario Cisl Medici, interviene sul giornale “Quotidianosanità.it” a proposito della carenza di medici in un momento come quello attuale segnato dalla pandemia da Covid-19.

“I dati di questi giorni – scrive - ci hanno detto che in Italia il mese di novembre è stato in assoluto il peggiore dall’inizio della pandemia, quasi 13.000 morti. Noi medici abbiamo detto che eravamo pochi, mal distribuiti, male equipaggiati, costretti in strutture insufficienti per numero e per dislocazione. Abbiamo detto che avremmo fatto il nostro dovere, che avremmo onorato il giuramento che ci impegna nella professione che abbiamo liberamente scelto, che avremmo curato chiunque nel migliore dei modi possibili, incuranti delle difficoltà”. Tuttavia, commenta Papotto, “lo scoramento è forte quando si continua a non programmare un massiccio aumento delle borse di specializzazione per avere (almeno tra qualche anno!) medici in numero sufficiente e con le specializzazioni necessarie, quando si continuano a comprare medicine e attrezzature a caro prezzo e troppo tardi. Perché si avverte in modo più doloroso – conclude il Segretario Cisl Medici - che non tutti stiamo combattendo, non tutti ci stiamo impegnando. C’è chi lavora duramente, mettendo a rischio l’incolumità propria e dei familiari, e chi invece sta nelle retrovie, a parlare in tv di cosa dovrebbe esser fatto, senza poi fare mai alcunché in concreto”.