Milano Cortina 2026. Cisl Cgil e Uil: “I Giochi olimpici siano occasione di sviluppo del territorio bellunese”

Venerdì, 09 giugno 2023

“I Giochi olimpici invernali Milano Cortina 2026 dovrebbero essere una grande occasione di sviluppo, promozione, messa in sicurezza, riqualificazione e rilancio del territorio bellunese all’interno di coordinate di sostenibilità e di eredità/lascito per il territorio (legacy) che rispondano realmente a canoni e princìpi che il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) definisce come fondamentali per le manifestazioni sportive”.

Foto di BLazarus da Pixabay

A sostenerlo sono i Segretari generali Cisl Belluno Treviso Massimiliano Paglini e Cgil Belluno Denise Casanova e la coordinatrice provinciale Uil Belluno Sonia Bridda, secondo i quali l’ipotesi di costruire il Villaggio olimpico nella frazione di Fiames a Cortina non risponde a questi princìpi. Non solo, infatti, secondo i sindacalisti, questa soluzione non lascerà nulla in eredità in quanto il progetto prevede la costruzione di edifici prefabbricati che in seguito dovranno essere smontati per non impattare dal punto vista ambientale, ma si perderebbe l’occasione di riqualificare e rilanciare il territorio montano contrastando lo spopolamento.

Per di più, aggiungono Paglini, Casanova e Bridda, “l’ipotesi Fiames porta con sé un rischio implicito ed esplicito di rilevante impatto ambientale e di potenziale rischio idrogeologico perché l’area in cui dovrebbe essere realizzato il villaggio, ancorchè provvisorio, ricade almeno in parte in zona di pericolosità geologica P2 del Piano di Assetto Idrogeologico e andrebbe costruito sul letto del fiume Boite in area fluviale del Piano Gestione Rischio Alluvioni”. Il tutto ad un costo di 39 milioni di euro.

La proposta di Cisl, Cgil e Uil Belluno è quindi quella di recuperare e riqualificare la struttura già esistente del Villaggio ex Eni di Borca di Cadore, struttura che sarebbe in grado di ospitare fino a 1200 persone (capacità più che sufficiente per soddisfare le esigenze stabilite dal CIO per gli atleti che gareggeranno in zona) e che, una volta terminati i Giochi Olimpici, potrebbe essere destinata a politiche abitative inclusive quale il social housing e/o per la ricettività turistica, fondamentali per le prospettive di sviluppo e di rilancio del territorio.

“Inoltre – concludono Paglini, Casanova e Bridda - tale intervento consentirebbe la messa in sicurezza anche della strada di fondo valle, a rischio frana e per di più l’unica via di accesso a Cortina per tutta la durata dei Giochi olimpici”.

Per approfondimenti

https://www.cislbellunotreviso.it/index.php?area=4&menu=120&page=314&lingua=4&idnotizia=3710

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