Infrastrutture ed economia. Venerdì 14 un convegno a Mestre

Il futuro dell’economia del Veneto dipende dalla valorizzazione delle sue infrastrutture, prime fra tutte il porto di Venezia, da sempre considerato la porta di accesso da Oriente, e l’autostrada A27, di cui si chiede da tempo il prolungamento per collegare l’Italia all’Austria.
Questi i temi su cui si discuterà venerdì prossimo, 14 febbraio, nel corso del convegno “Il Veneto nelle nuove rotte economiche globali. Porto di Venezia e autostrada A27”, organizzato da Cisl Veneto e Unioncamere Veneto all’Hotel NH Laguna Palace di Mestre.
I lavori saranno introdotti dal presidente di Unioncamere Veneto, Mario Pozza, e dal Segretario generale della Cisl Veneto, Gianfranco Refosco, che spiega così le motivazioni alla base del convegno: “Vogliamo riaprire il confronto e il dibattito sulla infrastrutturazione strategica del Veneto come strumento per il suo sviluppo economico. Il convegno focalizza i temi della connessione con l'Oriente, e quindi il ruolo del Porto di Venezia, e con l'Europa, in particolare con le sue regioni centro-orientali”.
“Lo sbocco del Veneto verso il nord – aggiunge Pozza - è una problematica che da tempo stiamo affrontando attraverso lo studio e l'analisi dei dati del traffico, dei flussi di merci, delle scelte politiche. Il prolungamento della A27 è fondamentale – ribadisce il presidente di Unioncamere Veneto - non solo per il territorio montano bellunese, per i flussi turistici abituali e in vista dei grandi eventi Cortina 2021 e Milano-Cortina 2026, ma anche per tutto l'asse infrastrutturale del Veneto”.