Mercatone Uno. In Veneto 130 posti di lavoro in pericolo

Le sorti del Mercatone Uno saranno al centro di un incontro al Ministero dello Sviluppo Economico, questa mattina, con i fornitori.
La crisi del Gruppo interessa, in Veneto, i quattro negozi (con 130 dipendenti) di Occhiobello, Noventa Padovana, Carre’ e Legnago rilevati nel giugno 2018 dalla Shernon Holding con sede legale a Malta. Una nuova gestione che, dopo appena pochi mesi, già a fine anno, ha cominciato a mostrare i primi problemi: forniture mancanti, svendite straordinarie, ritardi nei pagamenti degli stipendi e dei fornitori fino ad arrivare, nei primi mesi del 2019, all’assenza di merci nei magazzini e all’incapacità di mantenere gli impegni presi con i clienti.
Si arriva così a metà aprile con la presentazione di un concordato al Tribunale di Milano e una convocazione dei sindacati al Mise dove viene annunciata la gravità della situazione: Shernon ha accumulato 94 milioni di euro di debiti e 250 milioni di euro non pagati ai fornitori, ragion per cui la società è stata dichiarata fallita.
“Al Ministero – dichiara Maurizia Rizzo, Segretaria della Cisl Fisascat regionale - chiediamo di attivare con urgenza per tutti i lavoratori la cassa integrazione straordinaria già da sabato 25 maggio, ripristinare tutte le condizioni contrattuali a tempo pieno in essere prima del passaggio a Shernon e ricercare in via tempestiva nuovi investitori per ripristinare l’esercizio provvisorio per rimettere in circolo le forniture e non perdere la fiducia dei clienti”.