Mercatone Uno. In Veneto 130 posti di lavoro in pericolo

Giovedì, 30 maggio 2019

Le sorti del Mercatone Uno saranno al centro di un incontro al Ministero dello Sviluppo Economico, questa mattina, con i fornitori.
La crisi del Gruppo interessa, in Veneto, i quattro negozi (con 130 dipendenti) di Occhiobello, Noventa Padovana, Carre’ e Legnago rilevati nel giugno 2018 dalla Shernon Holding con sede legale a Malta. Una nuova gestione che, dopo appena pochi mesi, già a fine anno, ha cominciato a mostrare i primi problemi: forniture mancanti, svendite straordinarie, ritardi nei pagamenti degli stipendi e dei fornitori fino ad arrivare, nei primi mesi del 2019, all’assenza di merci nei magazzini e all’incapacità di mantenere gli impegni presi con i clienti.
Si arriva così a metà aprile con la presentazione di un concordato al Tribunale di Milano e una convocazione dei sindacati al Mise dove viene annunciata la gravità della situazione: Shernon ha accumulato 94 milioni di euro di debiti e 250 milioni di euro non pagati ai fornitori, ragion per cui la società è stata dichiarata fallita.
“Al Ministero – dichiara Maurizia Rizzo, Segretaria della Cisl Fisascat regionale - chiediamo di attivare con urgenza per tutti i lavoratori la cassa integrazione straordinaria già da sabato 25 maggio, ripristinare tutte le condizioni contrattuali a tempo pieno in essere prima del passaggio a Shernon e ricercare in via tempestiva nuovi investitori per ripristinare l’esercizio provvisorio per rimettere in circolo le forniture e non perdere la fiducia dei clienti”.