Manifestazione europea per il rilancio dell’industria: anche dal Veneto una delegazione a Bruxelles, per chiedere un piano industriale concreto.
Anche una delegazione dal Veneto ha partecipato stamattina alla manifestazione europea organizzata a Bruxelles da IndustriAll Europe, il sindacato europeo dell’industria, per sollecitare un piano concreto e urgente per il futuro del lavoro e dell’industria. Un’ampia rappresentanza di lavoratrici e lavoratori dei settori metalmeccanico, installazione di impianti, chimico-farmaceutico, energia, moda, plastica, vetro e ceramica – i comparti più significativi e trainanti per l’economia europea –, si è radunata infatti in Place Jean Rey, proprio sotto la sede del Consiglio Europeo, per chiedere un’Europa più equa e sostenibile, dove il lavoro sia posto al centro delle politiche industriali.

«Siamo oggi giunti a un bivio. Senza una strategia industriale chiara, la deindustrializzazione non è più solo un rischio, ma diventa una tangibile realtà che sta mettendo a repentaglio migliaia di posti di lavoro in settori che sono cruciali anche per l’economia e l’occupazione del Veneto» dichiarano Nicola Panarella, segretario generale di Fim Cisl Veneto (Federazione metalmeccanici), Giuseppe Callegaro, segretario di Femca Cisl Veneto (Federazione Energia, Moda, Chimica e Affini)e Stefania Botton, segretaria di Cisl Veneto, che insieme a una folta delegazione europea nel pomeriggio saranno ricevuti da un gruppo di parlamentari. «Certo non possiamo rinunciare alla salvaguardia ambientale, ma il Green Deal deve realizzare una transizione giusta che tuteli la società, oltre che l’ambiente – aggiungono –. La manifestazione di oggi è estremamente importante, e vuole essere un forte segnale del sindacato a livello europeo. Serve andare oltre l’interesse dei singoli stati, ed è necessario sia messa in atto una politica industriale ed energetica che veda al centro un ruolo forte dell’Europa. Resta per noi inammissibile che a fare le spese della transizione siano i lavoratori, e a questo la comunità europea dovrà dare una risposta concreta».
Precise le richieste per il rilancio industriale e un futuro sostenibile avanzate dai lavoratori e dai sindacati uniti agli organi di governo europei: investire nella formazione per garantire una giusta transizione ed evitare licenziamenti; sostenere una politica industriale attiva con forti investimenti pubblici e condizionalità sociali; garantire un’energia stabile, accessibile e pulita con infrastrutture moderne; rafforzare la contrattazione collettiva e la partecipazione dei lavoratori nei processi decisionali; assicurare pratiche eque lungo le catene di fornitura, con trasparenza e rispetto dei diritti umani; essere un’Europa che protegge il lavoro e l’industria.
Sul palco della manifestazione di Bruxelles si sono alternati le delegate e i delegati delle diverse realtà industriali più rappresentative e sono intervenuti i segretari generali di Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil, Michele De Palma, Ferdinando Uliano e Rocco Palombella e i segretari generali di Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil, Marco Falcinelli, Nora Garofalo e Daniela Piras.