Liberi professionisti. Petizione on line: no al lavoro gratuito

Venerdì, 05 aprile 2019

“Equo compenso subito: no al lavoro gratuito!”.
Lo chiedono a gran voce le associazioni dei freelance e dei liberi professionisti vIVAce, Confprofessioni, Acta e Apiqa, che hanno lanciato una raccolta firme on line contro le richieste di “collaborazioni a titolo gratuito” da parte della Pubblica Amministrazione.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato un avviso pubblico per incarichi di consulenza, ancora una volta a titolo gratuito, emanato lo scorso 27 febbraio dal Ministero dell'Economia e delle Finanze.
“In Italia il lavoro dei professionisti non vale nulla e, in quanto tale, non deve essere pagato”, il commento sarcastico delle associazioni dei professionisti, tanto più che il suddetto bando, denunciano, “richiede un curriculum di primo livello, visto che chi sarà selezionato sarà chiamato a trattare tematiche complesse”.
vIVAce, Confprofessioni, Acta e Apiqa, denunciando come il Mef disattenda ai valori sanciti dalla Costituzione Italiana a tutela del lavoro e dei lavoratori, richiamano la legge di bilancio 2018, che aveva stabilito che le pubbliche amministrazioni devono garantire il principio dell’equo compenso in relazione alle prestazioni rese dai professionisti.
Con la petizione, rivolta al Governo e al Parlamento, si chiede quindi al Mef di correggere l’avviso pubblico nonché di definire criteri e parametri di riferimento per determinare il valore delle prestazioni dei professionisti.
Per firmare la petizione collegarsi al link http://chng.it/cynJ7PwzKD