Fai Cisl, venerdì sciopero lavoratori agricoltura e pesca

Mercoledì, 28 aprile 2021

Lavoratori agricoli zero sostegni, zero diritti.

Con questo slogan, Fai, Flai e Uila hanno indetto, per venerdì 30 aprile, uno sciopero nazionale di 8 ore per tutti i lavoratori del comparto agricolo e della pesca (in Veneto circa 120.000), esclusi dal Decreto Sostegni e da ogni tipologia di ristoro nonostante la perdita di numerose giornate di lavoro a causa dell’emergenza Covid. Tra i settori più colpiti dalla crisi, soprattutto quelli degli agriturismi e del florovivaismo.

Bonus per gli stagionali dell’agricoltura, estensione della Naspi ai dipendenti a tempo indeterminato di imprese cooperative e dei loro consorzi e riconoscimento di una cassa integrazione stabile anche per i pescatori sono solo alcune delle richieste avanzate dai lavoratori. A queste si aggiungono poi le tutele ai lavoratori agricoli nelle zone colpite da calamità naturali, eventi distruttivi e parassiti; la contrarietà ad un’ulteriore semplificazione dei voucher in agricoltura; la garanzia per il 2020, ai fini della tutela assistenziale e previdenziale, delle stesse giornate di lavoro svolte nel 2019 e i rinnovi contrattuali provinciali.

In Veneto, dalle 10.00 alle 12.00 si terrà un presidio davanti alla prefettura di Padova durante il quale i sindacati chiederanno di poter consegnare al Prefetto un comunicato con la descrizione della crisi e dei problemi che hanno colpito i lavoratori del settore.

“Il settore agricolo rappresenta un’importante risorsa per l’economia del nostro paese – commenta Andrea Zanin, Segretario Generale Fai Cisl Veneto - risulta ingiustificabile che nella nostra terra si lavora tanto e si guadagna poco, a volte addirittura vi sono forme di odioso sfruttamento, ed inoltre il Governo si dimentica dei lavoratori agricoli nei momenti di difficoltà come questo”.

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