Fai Cisl Veneto: “Comparto lattiero-caseario in difficoltà, intervenga la Regione”

Venerdì, 25 marzo 2022

Un appello alla Regione Veneto affinchè intervenga al più presto a sostegno del comparto lattiero-caseario e chieda un intervento urgente al Governo con azioni di supporto e accordi internazionali è stato lanciato da Gilberto Baratto, coordinatore del Comparto Agricolo Regionale della Fai Cisl Veneto.

Baratto ha evidenziato i problemi degli allevamenti veneti, il cui numero diminuisce di anno in anno. Il Veneto è la terza regione italiana per produzione di latte, pari nel 2021 a circa 12 milioni di quintali, eppure proprio lo scorso anno si sono registrate 2.800 aziende in meno rispetto al 2020. Crisi dovuta all’aumento costante dei costi di produzione, sia per l’energia che per i prodotti alimentari. Il mais, ad esempio, ha segnato un aumento del 30% rispetto all’anno precedente “per il blocco delle esportazioni dall’Ucraina e dalla Russia e – ha aggiunto Baratto - per quello meno giustificato dall’Ungheria e dalla Serbia. Dietro la guerra in Ucraina – ha dichiarato - si nascondono pericolose speculazioni che stanno mettendo in ginocchio gli allevamenti da latte, con ricadute imprevedibili sul fronte dell’occupazione. Il caro energia e la difficoltà nel reperire le materie prime, con il relativo aumento dei costi, già causati dalla pandemia e ulteriormente aggravati dal conflitto, pesano su tutta l’economia italiana e sull’agroalimentare in particolare. Il settore lattiero caseario, che stava ripartendo tra mille difficoltà, ne sta risentendo in modo pesante, non tanto per le conseguenze dirette della guerra, quanto per le politiche spregiudicate di alcuni Stati europei che gravano su alcune fragilità del settore”.

“Aumenti – ha concluso Baratto – che si ripercuotono sul prezzo pagato dai consumatori, ma non su quello percepito dalle aziende produttrici e ad avvantaggiarsene è soprattutto la grande distribuzione. A tutto questo si è aggiunta la siccità e il calo del 6,3% dell’export per i prodotti dell’industria lattiero-casearia, l’unica con un segno meno nella bilancia commerciale dei prodotti agroalimentari veneti”.

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