Euro e area Schengen per la Croazia. A dicembre scorso seminario CSIR su Direttiva salario minimo

Martedì, 03 gennaio 2023

L’adozione dell’euro a far data dal 1° gennaio 2023 e il contestuale ingresso nello Spazio Schengen completa il processo di integrazione della Croazia nell’Unione europea. I cittadini croati avranno dunque finalmente la possibilità di percepire in modo tangibile il valore di far parte del comune progetto europeo.

Per tale motivo nell’ambito di un seminario organizzato dal CSIR (il Consiglio Sindacale Interregionale Italo-Croato Alto Adriatico che riunisce Cisl Cgil e Uil del Friuli Venezia Giulia e del Veneto e gli uffici della Confederazione sindacale SSSH delle contee Istriana e Litoraneo-Montana), tenutosi il 15 e 16 dicembre scorsi a Parenzo, si è approfondito il tema del salario minimo legale. Lo scorso ottobre, infatti, è stata approvata nella versione definitiva la direttiva dell'Unione europea n. 2022/2041 sul salario minimo, volta a garantire a tutti i lavoratori dell'UE condizioni di vita e di lavoro dignitose, rafforzando la contrattazione collettiva e il potere delle organizzazioni sindacali.

Nello specifico si sono prese in considerazione le possibili ricadute di tale direttiva sui mercati del lavoro in Italia e in Croazia, dove i livelli salariali sono determinati dalla contrattazione collettiva nella prima e al contrario regolati dalla legge nella seconda.

In particolare, l’analisi fatta ha evidenziato che sul versante italiano vi è una convergenza assoluta delle parti datoriali e sindacali verso la contrattazione collettiva (cui si riconosce un ruolo fondamentale), mentre sul fronte croato emerge una loro disponibilità ad attendere di capire come il governo locale costruirà quel quadro normativo per favorire condizioni di promozione alla contrattazione collettiva, prevista dalla direttiva, circostanza che, per un Paese che già adotta da anni un salario minimo legale, è da considerarsi un elemento significativo.

Al seminario erano presenti anche dirigenti delle organizzazioni datoriali più rappresentative, tra cui Confindustria, Confcommercio per l’Italia e HUP (Hrvatska udruga poslodavaca, l’associazione dei datori di lavoro croati) per la Croazia, mentre per la CES era presente il dott. Lorenzo Repetti.

Per la Cisl del Veneto sono intervenuti Cinzia Bonan dell’ufficio di presidenza del CSIR e Riccardo Camporese componente del Consiglio CSIR.

Un importante contributo alla discussione è stato portato dal Segretario confederale della Cisl Giulio Romani, che è intervenuto alla tavola rotonda su “Le aspettative e i timori delle parti sociali di Italia e Croazia nei confronti della trasposizione della Direttiva relativa a salari minimi adeguati nell'Unione europea negli ordinamenti dei due paesi”.

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