Con l'Europa più famiglia per i lavoratori

Martedì, 16 aprile 2019

Approvata dal Parlamento Europeo la Direttiva sulla conciliazione vita-lavoro che introduce migliorie in merito a congedi e permessi per i genitori e di quanti si prendono cura di persone non autosufficienti.

La novità più importante riguarda il congedo di paternità: i padri lavoratori potranno usufruire di almeno 10 giorni lavorativi di congedo in prossimità della nascita del figlio contro i 5 previsti dall’attuale legislazione italiana.

Coloro che si occupano di persone non autosufficienti avranno, invece, diritto a 5 giorni l’anno di permessi mentre, al momento, sono previsti 3 giorni di permessi mensili, anche frazionabili a ore (Legge 104/92), e 3 giorni l’anno per “grave infermità” del parente entro il secondo grado.

Inoltre, i genitori di bambini fino a 8 anni e coloro che si prendono cura di persone non autosufficienti potranno richiedere una riduzione oraria dell’attività lavorativa oltre che luoghi di lavoro e orari flessibili. In questo caso, la legislazione italiana prevede al momento priorità di accesso al part time per genitori di figli conviventi fino a 13 anni o parenti disabili o con gravi patologie, priorità di accesso allo smartworking per madri fino a 3 anni dopo il congedo di maternità e per genitori di figli disabili e diritto al part time al 50% al posto del congedo parentale.

Entro i prossimi 3 anni gli stati membri dovranno attivarsi per dare attuazione alla Direttiva.

Unanime il commento della Confederazione Europea dei Sindacati e della Cisl: “Una buona notizia per i lavoratori genitori e che si occupano di non autosufficienti, in quanto innova migliorando il quadro dei congedi e permessi a motivo della genitorialità e della cura ed è riuscita a vedere la luce ancorché fortemente ostacolata dalle associazioni datoriali europee e da alcuni Stati”.