Dottoressa aggredita. Papotto (Cisl Medici): necessarie nuove tutele assicurative

Venerdì, 19 gennaio 2018

Ancora violenza nel mondo dei medici e dei professionisti della sanità. Il fatto in questione è avvenuto lo scorso 30 dicembre e vede protagonista una dottoressa 30enne della Continuità Assistenziale dell’Ospedale di Conegliano aggredita da un uomo e una donna mentre stava svolgendo il suo turno di guardia medica in ambulatorio. Ad evitare il peggio il pronto aiuto delle due colleghe presenti che hanno tentato di fermare gli aggressori e l’istinto di difesa della giovane che ha prontamente chiamato il 113. Da allora però la vittima soffre di gravi attacchi di panico tanto da decidere di dimettersi dal suo incarico a partire dal mese prossimo. «Oggi l’attività medica, e più in generale sanitaria, è non solo usurante con notevoli rischi intrinsechi e connaturati ma anche soggetta a pericoli contingenti indipendenti dall’agire del medico o del professionista -  ha commentato Biagio Papotto Segretario generale Cisl Medici - sono quindi necessari una valutazione complessiva e puntuale dei rischi, un monitoraggio costante almeno delle situazioni che statisticamente sono più a rischio e la creazione di tutele assicurative ad hoc a carico delle Regioni. La Cisl Medici riafferma ancora una volta il valore dei Medici e dei Professionisti sanitari, di quegli “insostituibili” nel loro prezioso lavoro di assistenza e di cura, pilastro di coesione sociale, e nella loro dignità di donne e uomini che rendono un servizio unico ed insostituibile alla società».