Covid-19. Regione Veneto, un premio per i lavoratori della Sanità

Lunedì, 18 maggio 2020

Un premio economico straordinario per i lavoratori della sanità veneta che in questi mesi hanno combattuto in prima linea durante l’emergenza Covid-19.

L’accordo è stato firmato nella giornata di oggi tra Regione Veneto e Cisl Fp, Fp Cgil e Uil Fpl e prevede fino a 1.200 € per gli operatori sanitari e socio-sanitari direttamente coinvolti nell’assistenza di malati Covid, ossia quanti hanno operato negli ospedali “convertiti”, nelle terapie intensive e sub-intensive o in altri reparti o servizi comunque dedicati a far fronte all’emergenza (ad es. radiologia, laboratorio, dipartimento di prevenzione).

Sono previsti, poi, fino a 600 € per gli operatori impegnati in attività di supporto (sanitarie, tecniche o amministrative) e altri 12 milioni di euro per il personale sanitario e socio-sanitario attraverso l’estensione delle indennità di terapia intensiva e di malattie infettive.

“Abbiamo previsto di remunerare l’impegno del personale direttamente coinvolto nei reparti e nei servizi Covid nel periodo dell’emergenza – ha spiegato Marj Pallaro, Segretaria Generale Cisl Fp Veneto - ma anche di considerare coloro che pur non operando in strutture Covid-dedicate hanno fornito un supporto necessario e indispensabile a queste attività. In più – ha aggiunto la segretaria Cisl Fp - abbiamo convenuto, una volta liquidati questi importi e con contezza di spesa sostenuta, di regolare a livello di singole aziende l’ulteriore identificazione e remunerazione del personale coinvolto a supporto delle attività Covid. Le somme a disposizione sono significative: 60.932.640 euro per i complessivi 56.501 lavoratori della sanità veneta”.

I sindacati della funzione pubblica hanno anche sottolineato di non aver voluto fare distinzione tra profili professionali nell’assegnazione del premio e che quest’ultimo “non può che rappresentare il punto di partenza per un giusto e doveroso riconoscimento nel rinnovo del Contratto Nazionale”.