Covid-19. Fnp Cisl Veneto: “Gli anziani hanno pagato il prezzo più alto”

Mercoledì, 15 luglio 2020

Le conseguenze sugli anziani dell’emergenza sanitaria ed economica provocata dalla pandemia da Covid-19 sono state al centro del Consiglio Regionale della Fnp Cisl Veneto tenutosi ieri al Centro Cardinale Urbani a Zelarino.

In particolare, è stata sottolineata la difficile situazione venutasi a creare all’interno delle case di riposo, dove il virus ha mietuto varie vittime.

La segretaria della Fnp regionale Vanna Giantin ha anche puntato il dito contro la Regione Veneto che - ha criticato - “ha emanato in questi giorni la Dgr 782/20 contenente le nuove disposizioni sanitarie per le case di riposo, ma nella quale non è affrontata né la situazione delle liste d’attesa, né quella delle rette, scaricando ancora una volta tutto il peso sulle famiglie”.

Forti critiche alla Regione sono arrivate anche dagli uffici territoriali del sindacato, che hanno evidenziato come i pensionati abbiano dovuto rinunciare a visite e terapie a causa della conversione in centri Covid di ospedali come quello di Schiavonia, in provincia di Padova.

“Gli anziani deceduti nelle Rsa venete a causa del Coronavirus sono stati 850 - ha dichiarato, infatti, Giulio Fortuni, dirigente Fnp Cisl per Padova e Rovigo – ma il numero rischia di aumentare nei prossimi mesi perché durante il lockdown è stato impossibile per loro accedere alle cure per altre patologie che si sono aggravate”.

All’incontro era presente anche il neo Segretario generale della Fnp Cisl nazionale Pietro Ragazzini, che ha invitato il Parlamento a prendere una rapida decisione in merito al Mes. “I 36 o 37 miliardi stanziati per il nostro Paese – ha sottolineato - rappresentano quello che in ambito sanitario è stato tagliato negli ultimi anni. Altro punto essenziale del rilancio – ha aggiunto - è la riforma fiscale, il sistema non può funzionare se è iniquo”.