Cisl Scuola. Assunzione precari: "Peso el tacon del buso"

Martedì, 26 maggio 2020

Doveva essere una soluzione al problema dei precari nella scuola, invece la mediazione del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, non solo non garantirà la continuità didattica ma creerà ulteriori disagi a scuole e famiglie già provate dalla forzata chiusura delle aule.

La Cisl Scuola dichiara tutta la propria delusione sulla gestione della questione precari, che in Veneto oggi coprono ben il 40% dell’intero organico.

Il sindacato aveva, infatti, proposto un doppio canale: metà assunzioni prese da una graduatoria per titoli e servizi prestati, metà con concorsi ordinari banditi a scadenza regolare e per tutti un anno di formazione con ulteriore verifica prima della conferma in ruolo.

La ministra Azzolina, invece, voleva un concorso straordinario da effettuarsi a luglio: un test di 80 quesiti da risolvere in 80 minuti.

La mediazione di Conte rinvia il concorso straordinario a pandemia conclusa, per cui, ad anno scolastico già avviato, i candidati saranno selezionati tramite uno scritto di sei domande a risposta aperta, “valutato – è la critica mossa dai sindacati della scuola - da commissioni tutte da definire e soprattutto da finanziare, non essendo previste coperture in tal senso dalla legge 159/2019. Situazione grottesca e rischiosa – condannano - perché niente assicura che le procedure concorsuali termineranno entro la fine dell’anno scolastico, data la mole enorme di prove da valutare da parte di commissari malpagati”.

"Peso el tacon del buso" è il commento conclusivo di Sandra Biolo, segretaria regionale di Cisl Scuola.