Campagna #vacciniamoillavoroveneto. Attacchi NoVax, Refosco: “Proseguiremo nella nostra iniziativa”

Venerdì, 22 gennaio 2021

La pagina Facebook di Cisl Veneto è oggetto, da ieri sera, di un attacco di troll No Vax dopo la pubblicazione di un video in cui il Segretario Generale Gianfranco Refosco lancia la campagna “Vacciniamo il lavoro veneto” per promuovere la vaccinazione anti-Covid nei luoghi di lavoro.

Al momento sono oltre 500 i commenti, alcuni dei quali ripetuti più volte con account diversi, in maggioranza con un’immagine di profilo attribuibile a gruppi di seguaci delle teorie di QAnon ed affini, che accusano Cisl Veneto e il suo segretario generale di "neonazismo sanitario" e "crimini nei confronti dell'umanità" e riportano minacce come "Norimberga 2 vi aspetta, non faremo prigionieri".

"Questa aggressione sui canali social, nei suoi contenuti e nelle sue modalità – commenta Refosco - conferma l'urgenza di una forte iniziativa di sensibilizzazione ed informazione nei confronti dei cittadini e in particolare dei lavoratori più esposti a contagio sulla necessità di vaccinarsi contro il COVID-19. In Veneto abbiamo avuto ad oggi oltre 8.000 denunce di infortunio sul lavoro per COVID-19 con 10 casi mortali, mentre non sono ancora ben delineate le conseguenze permanenti sulla salute di chi si è infettato”.

Refosco ribadisce l’intenzione di andare avanti con la campagna “Vacciniamo il lavoro veneto” e aggiunge: “Siamo anche convinti che, sicuramente per alcuni settori di lavoro, serve una legge per l'obbligo vaccinale. Obbligo che già esiste – conclude - per milioni di lavoratori per la vaccinazione antitetanica, per quella antitifica e contro l'epatite A e B, grazie alle quali si sono salvate migliaia di vite”.

I post sono ora all'esame dei legali della Cisl per eventuali querele per diffamazione e altri reati, mentre una segnalazione sarà inviata alla Polizia Postale.