Fai Cisl Veneto. Rinnovato contratto artigianato alimentare e panificazione, aumento economico +11%

Martedì, 26 luglio 2022

“Un'intesa molto importante che riconosce e valorizza la professionalità dei lavoratori in un settore in grado di realizzare prodotti di altissima qualità".

Commenta così Andrea Zanin, Segretario generale Fai Cisl Veneto, il rinnovo del contratto integrativo regionale dell'artigianato alimentare e della panificazione sottoscritto ieri a Mestre, nella sede di Confartigianato, dai sindacati di categoria Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil e dalle associazioni degli artigiani.

"Tra i contenuti più importanti dell’intesa - spiega Zanin - c'è il rafforzamento dell’osservatorio regionale per la sicurezza sul lavoro, la buona occupazione e la formazione dei lavoratori. Inoltre abbiamo conquistato il contributo per la previdenza integrativa dei lavoratori con l'1,8% a carico delle imprese ed un aumento economico, dal 1° luglio 2022, sul salario regionale dell’11%".

Soddisfazione viene espressa anche dal Segretario generale Cisl Veneto, Gianfranco Refosco: "Per le lavoratrici e i lavoratori del comparto alimentare artigiano la risposta migliore ai problemi causati dall'inflazione arriva dalla contrattazione sindacale della categoria – commenta - Una risposta concreta, misurabile, immediata. Si conferma ancora una volta l'importanza del livello regionale della contrattazione nel settore: ci attendiamo ora, velocemente, il rinnovo dei contratti regionali anche per gli altri comparti dell'artigianato. La contrattazione di secondo livello – aggiunge Refosco - resta, per la Cisl, una delle misure da mettere in campo per tutelare il potere d'acquisto dei lavoratori, assieme agli attesi interventi per la riduzione del cuneo fiscale che continueremo a sollecitare al Governo in carica e a quello che uscirà dalle elezioni del 25 settembre".

"Oggi più che mai – sottolinea il Segretario generale della Fai Cisl nazionale Onofrio Rota - abbiamo bisogno di avviare una stagione contrattuale nuova con cui consolidare il potere di acquisto dei lavoratori, duramente compromesso da inflazione e carovita, e mettere in campo nuovi strumenti per la qualità del lavoro e la produttività. La contrattazione di secondo livello – conclude Rota - è un impegno di primaria importanza per valorizzare le specificità produttive e territoriali tenendo al centro la persona e il capitale umano, facendo leva soprattutto sulla formazione per affrontare i tanti cambiamenti legati all'innovazione tecnologica e alla nuova geopolitica del cibo”.

In Veneto il settore dell'artigianato alimentare e della panificazione conta oltre 3.500 imprese e 17.000 lavoratori.

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