Diop, il teologo metalmeccanico

Giovedì, 08 ottobre 2009
djop

Djop. Cittadinanza italiana e senegalese. Nato a Touba, ha 44 anni, sposato con 4 figlie. E'in Italia dal 1987. Abita a Treviso.

Djop è di Tuoba, Senegal, una delle città sante dell'Islam, meta di pellegrinaggi. Lì ha studiato ed insegnato teologia. Quando ne parla, con nostalgia, esprime in pieno con il volto e le parole, il significato della parola araba da cui deriva il nome della città "felicità, gioia, beatitudine ed il suo nome, nel semplice atto di pronunciarlo, evoca un senso di pace e grazia raggiungibili nell'aldilà". A Tuoba, a trovare la madre e i familiari, ci va una volta all'anno, con la moglie e le quattro figlie, tutte nate in Italia, trevigiane doc.

In Italia è arrivato nel 1987, prima a Cagliari, poi a Oristano e poi a Nuoro, due anni in Sardegna a fare il vu cumprà e a distribuire pubblicità. Poi gli amici gli parlano del nord Italia.

"Sono a Treviso da 20 anni, qui sto bene, ho comprato casa, lavoro, le figlie a scuola- ci dice aggiungendo che lavora da sempre alla Cromoverniciatura Dalla Torre - eravamo in 45, poi, con la crisi, siamo rimasti in 15 e io sono l'unico delegato sindacale, della Fim, e rappresento tutti i lavoratori, italiani e stranieri".

Gli chiediamo: quando sarai vecchio e racconterai ai nipoti della tua vita di emigrato di cosa in particolare dirai di essere orgoglioso? Ci pensa poi se ne esce convinto e senza tentennamenti: di aver fatto tutto da solo - e con l'aiuto del Signore: di essere partito a 21 anni dal Senegal dove comunque potevo vivere bene (suo padre era commerciante di prodotti alimentari) per cercare qualcosa in più, di aver trovato un lavoro, di essermi fatto una famiglia, una casa, una vita completa in Italia, compreso l'impegno nel volontariato con gli immigrati". Una risposta più da veneto, da trevigiano, di questa non poteva darci il teologo metalmeccanico. Poi aggiunge di essere orgoglioso di un'altra cosa: di essere punto di riferimento degli immigrati senegalesi del trevigiano e presidente del coordinamento delle associazioni dei migranti Cittadinanza Attiva. L'animo delle confraternite senegalesi gli è rimasto nel cuore.

immigrati, cisl Treviso