Speedline: dubbi sul futuro

Giovedì, 06 settembre 2007

SANTA MARIA DI SALA: SPEEDLINE ANCORA DUBBI SUL FUTURO
Continua la preoccupazione dei lavoratori sul loro futuro occupazionale. La Fim-Cisl del Veneto attende un incontro chiarificatore

Al rientro dalle ferie, non si stempera la tensione alla Speedline di Santa Maria di Sala. Voci incessanti, infatti continuano a parlare di un pesante ridimensionamento del personale.

“Ci aspettiamo che l’azienda confermi quanto accordato con noi al ministero – dichiara Antonio Aldrighetti, segretario regionale Fim-Cisl Veneto -. Speravamo che lo sciopero organizzato per la fine di luglio ci avesse portato ad avere garanzie certe, invece siamo tutt’ora molto preoccupati e attendiamo che l’azienda ci convochi quanto prima”.
Il nuovo piano aziendale, infatti, prevedeva la chiusura dello stabilimento di Bolzano per accentrare tutta la produzione nel veneziano, ma in questi giorni si sente parlare di spostamento in altre sedi, anche fuori dal Veneto.
“A questo punto sono due le problematiche che ci vediamo a dover affrontare – prosegue Aldrighetti -: intanto ci viene smontata la garanzia che ci aveva dato l’azienda che si chiude Bolzano per concentrare tutto in un unico sito produttivo e poi assistiamo ad una luce sinistra per il futuro di Santa Maria di Sala”.
La soluzione sarebbe l’arrivo di una nuova commessa per la produzione di cerchi in lega per camion che arriverebbe da tutta Europa e che potrebbe permettere alla Speedline di mantenere alto il livello di produzione senza andare ad incidere sul personale.
“E’ stato già pagato un prezzo alto di lavoro – conclude -. In passato infatti c’erano 1300 dipendenti, oggi il numero è ridotto a 730. Non vogliamo trovarci di fronte ad altri ridimensionamenti, anche perché è sempre più complicato trovare soluzioni occupazionali“.
“Attendiamo presto una convocazione di azienda e governo per la presentazione del piano industriale del nuovo socio di maggioranza – aggiunge Gianni Fanecco, segretario generale Fim-Cisl Venezia - e ci auguriamo che vengano confermati gli impegni presi per la ristrutturazione dello stabilimento di Santa Maria di Sala e la concentrazione di tutte le attività produttive. Qualora gli impegni non venissero mantenuti, la vertenza assumerebbe toni drammatici per gli effetti che avrebbe un ulteriore ridimensionamento sull’occupazione, e in quel caso noi saremo pronti a scioperare ancora”.

Mestre, 3 settembre 2007

Ufficio Stampa Cisl Veneto
Monica Borga

Fim Cisl