Speedline

Venerdì, 14 marzo 2008

SPEEDLINE: LA VICENDA NON E’ ANCORA CHIARA
Dubbi da parte dei sindacati sull’effettivo investimento promesso mesi fa dalla dirigenza

Portare le tecnologia all’esterno, ma le promesse sugli investimenti a Santa Maria di Sala?

Restano forti i dubbi delle organizzazioni sindacali su quello che sarà il futuro di “Speedline”, l’azienda veneziana che realizza cerchi per camion che doveva essere centro tecnologico importante, ma che invece non sembra, in concreto, avere nessun progetto in atto.
“L’azienda ci aveva assicurato che sarebbero stati fatti importanti investimenti sullo stabilimento veneziano – spiega Gianni Fanecco, segretario generale Fim-Cisl Venezia -. Poi, però, attraverso le Rsu veniamo a sapere che la tecnologia che doveva essere il punto di forza del rilancio di Santa Maria di Sala, verrà utilizzata in un altro impianto all’estero. A noi, però, ufficialmente nessuno ha detto nulla. E non sappiamo a cosa credere. La Ronal (azienda che ha acquisito la Speedline) ci doveva comunicare questa decisione in sede ministeriale, non per vie traverse. Sono stati scorretti da questo punto di vista e siamo davvero perplessi perché non abbiamo fino ad oggi visto nessun progetto concreto sul nuovo stabilimento che si doveva costruire qui in Italia. Non vorremo che alla fine le cose fossero diverse da come ci sono state presentate”.
“Ci attiveremo – aggiunge Antonio Aldrighetti, segretario generale Fim-Cisl Veneto – per chiedere un ulteriore incontro presso il ministero per avere un chiarimento definitivo sulla materia. Per noi è fondamentale che a rimetterci non siano i lavoratori”.

Mestre, 14 marzo 2008

Ufficio Stampa Cisl Veneto
Monica Borga

Fim Cisl