Nuova Pansac, comunicato Femca Cisl

Mercoledì, 19 maggio 2010

In data odierna, presso il MiSE, si è tenuto il 9° incontro con la direzione della Nuova Pansac.
Un incontro difficile, nervoso, dove la tensione è più volte salita alle stelle, anche a causa della scellerata procedura di mobilità, per 501 lavoratori su un totale di 859 occupati, avviata nei giorni scorsi dai nuovi amministratori.
Come OO.SS.LL. non abbiamo lasciato spazio all'intransigenza del CDA, che più volte si è manifestata nella parte iniziale dell'incontro, trovando nel Ministero e nelle Istituzioni presenti, dei validi alleati nel rigettare la proposta aziendale.
L'aver ottenuto il ritiro della procedura di mobilità e l'avvio di un confronto che ci dovrà portare alla definizione del tanto sospirato piano industriale di risanamento e di rilancio, scongiurando di fatto la chiusura dei 4 siti di Portogruaro, Ravenna, Mantova e Milano, significa aver ottenuto una prima grande vittoria.
Tale progetto sarà accompagnato dallo strumento della cassa integrazione guadagni straordinaria, che non sarà finalizzata alla cessazione delle attività e che dovrà essere concordata in sede del Ministero del Lavoro dove si verificherà la congruità della stessa con gli obiettivi del piano industriale.
Ora siamo a quello che abbiamo sempre considerato il reale punto di partenza della discussione che, dopo aver evitato il fallimento e l'immediato licenziamento di 501 lavoratori, ci permette di riportare sul piano sindacale una discussione che ora dovremo tramutare in fatti concreti e in azioni utili a rilanciare questo importante gruppo, leader del proprio mercato a livello internazionale.
Per concludere citiamo i punti salienti dell'intesa, ripresi dal verbale di riunione che ha chiuso l'incontro odierno e che sono:
1)l'azienda conferma il ritiro della procedura di mobilità e si dichiara disponibile ad avviare un confronto con le OO.SS.LL, su Piano Industriale;
2)Il Piano non contemplerà decisioni relative alla chiusura di siti, pur tenendo presente che su alcuni di essi si registrano delle criticità;
3)l'azienda avvierà le procedure per la richiesta di ammortizzatori sociali e conseguentemente si avvierà la discussione al Ministero del Lavoro, escludendo sin d'ora il ricorso alla Cigs per cessazione;
4)alla discussione presso il Min. Lavoro parteciperà anche il MiSE, al fine di verificare la congruenza degli obiettivi del Piano Industriale con gli ammortizzatori sociali.
5)Entro le prossime settimane verrà convocato un incontro di verifica presso il MiSE.

Per concludere la nostra Federazione Sindacale saluta e ringrazia tutti i lavoratori presenti alla manifestazione odierna di Roma e nei presidi organizzati davanti ai vari siti, che con il loro contributo hanno permesso di dare una svolta positiva a una vertenza difficilissima e non scontata. Ora avanti tutta, ci resta ancora molto da lavorare...

Roma, li 18.05.2010

Femca Cisl, Ust Venezia