Istituto Gris, solidarietà della Cisl ai lavoratori della Mose

Martedì, 01 febbraio 2011

Mogliano Veneto - "In questi giorni apprendiamo la notizia del momento difficile che i dipendenti della ditta Mose stanno attraversando e sentiamo l'obbligo di esprimere tutta la nostra solidarietà e vicinanza alle lavoratrici, ai lavoratori e alle loro famiglie. Auspichiamo una soluzione che preveda la reintegrazione degli stessi, per dare continuità a un servizio essenziale per la comunità che vive presso l'istituto Gris". Sono preoccupati e perplessi i rappresentanti sindacali dei lavoratori del Gris di Mogliano Veneto (Treviso). "Perché il Gris è arrivato a questa situazione debitoria - si domandano i rappresentanti della Sas, Sindacato Aziendale Cisl - e chi è stato artefice negli anni con le scelte politiche e organizzative di questo disastro annunciato? In una situazione normale, sarebbe logico andare a verificare le responsabilità anziché tacere".

I lavoratori sono dubbiosi. "Siamo proprio così sicuri che i licenziamenti siano causati solo dall'insolvenza del Gris nei confronti della società? - si domandano - O forse esiste anche un problema di altra natura nella società stessa, che non permette il mantenimento dei posti di lavoro? Non va dimenticato, inoltre, che i soci sono il Comune di Mogliano, che non naviga in acque tranquille rispetto al bilancio, il Comune di Marcon e il Gris. I lavoratori che ogni mese sentono messi in discussione il proprio stipendio e il proprio futuro hanno il diritto di avere risposte".

"Come mai, con un bilancio così disastrato, non si è ancora provveduto a trovare una collocazione stabile per tutto il personale in esubero (attualmente in comando presso altri enti) o che ha già fatto richiesta di mobilità? E ancora - proseguono i lavoratori dell'istituto - perché anche tutte le figure dirigenziali che occupano ancora incarichi che per l'ente sono un costo elevato, non vengono sostituite con funzionari inquadrati con un livello contrattuale inferiore? Perché non si modifica il regolamento che prevede per gli amministratori indennità che pesano sulle casse dell'ente per una cifra minima annuale di oltre 70 mila euro?".

"Non si può pensare - concludono i lavoratori - che al personale che sta svolgendo e sta garantendo nonostante tutto, in modo eccellente, un servizio essenziale per il funzionamento dell'istituto, non vengano date risposte concrete dopo quasi 3 anni di commissariamento. Concludiamo esprimendo contrarietà alla notizia di vendere l'ente ad un privato: vista la situazione, ci preoccupa la possibilità di speculazione sul Gris".

Treviso, 1 febbraio 2011

Cisl Treviso

Ufficio stampa

Federica Baretti

Fp Cisl