70 esuberi annunciati alla Stefanel

Mercoledì, 04 novembre 2009

Giornata di assemblee oggi per i circa 250 lavoratori delle due sedi di Ponte di Piave e di Salgareda che, dopo i 34 posti tagliati a giugno, temono adesso un altro ridimensionamento
"Evitare altri licenziamenti e far ricorso invece ai contratti si solidarietà".
Queste le richieste della Femca-Cisl di Treviso alla dirigenza della Stefanel, azienda di abbigliamento che occupa circa 250 lavoratori nelle due sedi di Ponte di Piave e di Salgareda.
"Ci hanno annunciato 70 esuberi - spiega Andrea Misericordia, segretario provinciale Femca-Cisl Treviso - e a nostro avviso si tratta di un prezzo decisamente troppo alto da pagare per i lavoratori. La situazione adesso per noi si presenta piuttosto preoccupante, perché già a giugno ci sono stati 34 licenziamenti, anche se si trattava per la gran parte di persone in età pensionabile, ma questo nuovo taglio non lo accettiamo. Chiediamo quindi alla dirigenza di poter invece far ricorso ai contratti di solidarietà che potrebbero permettere di arrivare alla fine di questa crisi che ormai sta colpendo non solo le piccole realtà, ma anche le grandi aziende".
Questo pomeriggio si sono svolte nei due stabilimenti le assemblee con i lavoratori e le organizzazioni sindacali per decidere le linee da seguire nei prossimi giorni.
Le richieste dei sindacati verranno quindi presentate alla dirigenza giovedì 5 nel corso dell'incontro che si terrà nel pomeriggio presso la sede di Unindustria Treviso.
Treviso, 3 novembre 2009
Ufficio Stampa Cisl Treviso
Monica Borga

Femca Cisl, Veneto crisi