Ferrovie: dietro i Freccia Rossa…

Giovedì, 05 marzo 2009

Mentre l'AD di FS Mauro Moretti interviene domani 6 marzo ad un altisonante convegno dal titolo "Alta velocità ed infrastrutture per portare l'Italia e il Nordest al Centro della Nuova Europa", I FATTI VERI SONO PURTROPPO BEN ALTRI PER VERONA E PER IL VENETO.
Officine Grandi Riparazioni di Verona Porta Vescovo e di Vicenza
Circa 40 lavoratori della OGR di di Verona saranno trasferiti unilateralmente all'Officina di Vicenza a causa dei tagli al trasporto merci apportati da Trenitalia.
La stessa Officina di Vicenza (a detta di FS la migliore e più produttiva d'Italia), si vede "scippare" ben 43000 ore di lavoro (circa 30 posti di lavoro), che verranno trasferite a Napoli per ragioni esclusivamente geopolitiche, ben camuffate da FS col progetto complessivo dell'Alta Velocità.
Trenitalia Cargo....addio al trasporto merci...
Inspiegabilmente Cargo chiude o ridimensiona fortemente tanti Impianti produttivi del Nord-Est (Verona, Vicenza, Mogliano Veneto, S.Stino di livenza...etc..), quando il Nord-Est da solo, ha sempre fatto il 50% del traffico merci dell'intera Rete.
Anche questi tagli, provocano pesanti effetti occupazionali per la gestione degli esuberi.
Direttrice Ferroviaria Bologna Brennero con Sede a Verona
Dopo che l'anno scorso, a seguito di tre scioperi del personale, abbiamo evitato a Verona il furto del Controllo della Direttrice che i vertici FS avrebbero voluto a Bologna, siamo costretti di nuovo a scioperare per altre 24 ore (dalle 21.00 del 27 marzo alle 21.00 del 28 marzo), dopo le 8 ore già effettuate il 19 febbraio, a causa della totale ignavia dei Dirigenti FS che non danno a Verona le giuste risorse per far funzionare le strutture, ma sono solo capaci a tagliare servizi e personale per sanare bilanci in rosso che risentono di anni di incapacità manageriale che ora ricade sui lavoratori e sulla destrutturazione infrastrutturale del nostro territorio a favore di Regioni limitrofe forse più attente alle ragioni e all'importanza del trasporto su ferrovia.
Senza contare le ventilate cessioni del personale di Manovra (che ha già subito una recente cessione di ramo d'azienda), verso una Società creata ad arte per abbattere i costi del personale e senza nessuna certezza di clausola sociale per i lavoratori interessati.
Appalti Ferroviari
Licenziamenti, mobilità, cassa integrazione e contratti di solidarietà...questi sono i fatti veri dietro la patina dorata dei FRECCIA ROSSA.
Non più tardi del 16 febbraio scorso è terminato il servizio di carrelli portabagagli a Verona Porta Nuova in quanto TRENITALIA ha deciso di non finanziare più questo servizio per i cittadini...risultato 5 lavoratori che perdono l'occupazione.
Non soddisfatta, la stessa Trenitalia ha preannunciato che in data 31 marzo p.v., provvederà alla chiusura del servizio di sala d'attesa...risultato 3 lavoratori che perdono l'occupazione.
Passando da Trenitalia a Ferservizi (altra struttura del caos di FS) la musica non cambia; è stata infatti annunciata la chiusura al 31 marzo p.v. dei dormitori utilizzati per dare alloggio a ferrovieri in trasferta ed al personale viaggiante....risultato 8 lavoratori che perdono l'occupazione...ed i ferrovieri li manderanno a dormire in albergo.
Queste solo alcune chicche della batosta che la nostra città ed il Veneto stanno ricevendo dal Gruppo FS: Mentre a Verona e nel Veneto si chiude....a Bologna, Milano e Napoli si sta assumendo e si trasferiscono lavorazioni e servizi da sempre effettuti nel nostro territorio.
Fino a quando lo svuotamento che FS sta perpetrando ai danni dei nostri territori, sarà consentito nel totale silenzio della comunità e della politica?
Perché invitare Moretti a parlare delle fiabe sul futuro ferroviario del Nord - Est e non chiedergli invece perché sta chiudendo i nostri Impianti ferroviari, le nostre stazioni, le nostre Officine?
Perché non chiedergli come mai, in un momento di crisi come l'attuale anche e soprattutto nella nostra produttiva Regione (ove ogni giorno arrivano decine e decine di richieste di utilizzo di Cassa Integrazione e mobilità), il Gruppo FS trasferisce lavorazioni dal Veneto alla Campania con ricadute occupazionali che investono pesantemente anche l'indotto ferroviario?
Come sindacato siamo fortemente preoccupati fondamentalmente di due cose:
1) Se il Gruppo FS decide di chiudere anche strutture dove da sempre c'è l'eccellenza qualitativa e produttiva come le nostre del Nord-Est, vuol dire che c'è rassegnazione o altri progetti poco edificanti (vedi vicenda Alitalia).

2) Se questa carenza di FS non viene adeguatamente sostituita da una forte entrata in campo della politica regionale, con buona pace di pendolari, studenti e dell'impatto ambientale, potremmo dire addio al trasporto su Ferrovia nel Veneto.
Senza un progetto integrato e senza i necessari investimenti infrastrutturali, a pagarne le conseguenze saranno solo i cittadini utenti e le Imprese del Veneto.

Noi ci siamo.

FILT CGIL  -  FIT-CISL
Segreterie Provinciali Verona

Verona 05 marzo 2009

Fit Cisl