Congresso Fiba: come si esce dalla crisi?

Martedì, 05 maggio 2009

"Come si esce dalla crisi? Dal fallimento del neoliberismo al neopatrimonialismo, l'alternativa del capitalismo associativo. Un confronto sulle proposte della Fiba Cisl di riforma dei mercati finanziari". Alla tavola rotonda organizzata dalla Fiba Cisl nell'ambito del VII congresso nazionale ad Abano Terme e moderata da Antonio Quaglio (Il Sole 24 ore) hanno partecipato l'economista Alberto Berrini, il CEO del Gruppo Intesa Sanpaolo Corrado Passera, il presidente di Federcasse Alessandro Azzi, il direttore generale Banca Popolare Etica Mario Crosta, il responsabile Welfare del Pd Enrico Letta, il sottosegretario di Stato del Ministero Economia e Finanze Luigi Casero, il segretario generale della Fiba Cisl Giuseppe Gallo.
A Berrini il compito di introdurre il quadro macroeconomico e i punti del manifesto "Riformiamo la finanza per un'economia civile e solidale", contenente le proposte di riforma dei mercati finanziari della Fiba e della Cisl allargate alla società civile (CRBM - Comitato per la Riforma della Banca Mondiale, Manitese, Banca Etica, Fondazione Culturale Responsabilità Etica, CGM, Legambiente, GOEL, Libera, CTM Altromercato, Arci e Acli) per portare istanze comuni al G8 che si terrà a L'Aquila.
Le regole, dunque, al centro del dibattito: per Crosta occorre che le banche tornino a fare banca: "le indicazioni della Fiba sono fondamentali per questo, le regole vanno riviste nella dimensione sovranazionale e nazionale."
"Per uscire dalla crisi finanziaria bisogna pensare prima a fare applicare le regole che gia' ci sono a chi non le applica evitando un'eccessiva regolamentazione. Pretendiamo che anche altri Paesi applichino le regole" ha detto Passera, ricordando gli intermediari finanziari che in paesi esteri possono portare passivita' fuori dal bilancio a differenza di quanto previsto dalla normativa italiana. "Non vogliamo essere sommersi dalle regole" Azzi ha ricordato come "in questi anni ci sia gia' stata un'alluvione di regole che non sono state sufficienti ad arginare i segnali di crisi". Casero e Letta si sono trovati d'accordo sulla necessita' di attuare politiche che aiutino l'Italia ad uscire dalla crisi senza le debolezze strutturali che manifestavano quando la crisi e' iniziata.
Senza una governance internazionale non se ne esce. Per Gallo la politica deve recuperare il suo ruolo e a lei chiediamo: cosa vogliamo riformare? Come? Vogliamo sorvegliare le banche? Quali soggetti e prodotti vogliamo mettere sotto controllo? E' ora di prendere atto che siamo giunti al capolinea storico di un modello. Siamo solo un sindacato, ma abbiamo delle proposte e vi incalziamo. Al G8 ci saremo, insieme alla società civile, con il manifesto che raccoglie le nostre proposte.
Rivolgendosi alle banche Gallo ha rimarcato quanto evidenziato dai due banchieri: c'è convergenza di idee, la concertazione ci ha consentito di gestire con più equilibrio questa crisi, abbiamo governato meglio il sistema, ma occorre fare un passo avanti e ora dobbiamo fare il Protocollo per un nuovo modo di fare banca. Chiediamo innanzitutto l'allargamento della governance: se l'impresa è ontologicamente sociale, perchè deve essere governata solo dall'azionista? Usciamo da questa crisi in forma concertata con un'impresa che incorpori più elementi di responsabilità sociale.

Oggi, nel pomeriggio, alle ore 18 si svolge la tavola rotonda: "Donne e lavoro: le mille facce della violenza. Emarginazione, segregazione, disparità salariale". Parteciperanno la responsabile del coordinamento donne della Cisl Liliana Ocmin, il ricercatore dell'Isfol Emiliano Rustichelli, la docente di Economia Politica Università di Pavia Luisa Rosti, la docente di Diritto del lavoro università di Milano Francesca Zaiczyk, la sociologa Daniela Ferrazza. Concluderà il segretario generale della Fiba Cisl Giuseppe Gallo. Modererà la tavola rotonda Nicoletta Notari di "Sky tg24".

Fiba Cisl