Belluno: non più di nessuno

Mercoledì, 28 luglio 2010
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Venexiani gran signori, Padovani gran dotori... E Belun? Pòrea (povera), te si proprio de nisun.
Così recita il detto veneto che assegnava alle città della Serenissima caratteri e titoli non sempre edificanti. Belluno era indicata come de nisun, di nessuno. Figlia di NN, la poveretta.
Da tempo però, questa provincia di montagna, creata nel 1816 con la costituzione del Lombardo Veneto, e la cui integrazione all'Italia si completò nella Prima Guerra mondiale (l'Ampezzano fu sottratto agli austriaci dalla fanteria italiana, e dai somali aggregati, il 24 maggio 1915) è invece diventata un VIP (Very Important Producer) nella economia globalizzata.
Merito dei suoi emigranti che hanno riportato risparmi e competenze accumulate in molti paesi del mondo. Turismo internazionale e distretto dell'occhialeria (vi hanno sede multinazionale a proprietà italiana come la Luxottica, Safilo, De Rigo e Marcolin) sono e rimangono i suoi punti di forza, ma accanto a questi si colloca la metalmeccanica e la ceramica dove agli imprenditori locali si sono sostituite le multinazionali come alla ACC di Mel (proprietà Electrolux) e alla Idealstandard di Trichiana (proprietà Bain Capital).
La svolta che ha portato fabbriche e autotreni tra le vallate che portano verso il confine austriaco è arrivata con gli interventi pubblici seguiti al dramma del Vajont. Agevolazione fiscali e altri incentivi hanno attratto gli investimenti privati. Il collegamento autostradale con Venezia e il Veneto hanno raddrizzato tornati, livellato saliscendi, ridotti i tempi di arrivo e di partenza di merci e persone. L'economia bellunese cresce poi negli anni '80 e '90 assieme a quella del resto del Veneto.
Nel 2008 il tasso di occupazione tra la popolazione in età di lavoro è del 66,9% (il più alto del Veneto, tra i più elevati d'Italia). Modesta la presenza di lavoratori immigrati, a segnalare che il mercato del lavoro locale è ancora autosufficiente (salvo che per l'assistenza agli anziani come testimonia la sproporzionata presenza di ucraine e moldave).
La Camera di Commercio segnala, nella sua relazione di gennaio 2010 alcuni importanti riconoscimenti ottenuti durante il 2009: l'iscrizione delle Dolomiti nella lista del Patrimonio Mondiale dell'Umanità e la conferma del primo posto nella classifica (curata da Legambiente) per l'Ecosistema Urbano. A conferma di una Belluno provincia felix, il secondo posto ottenuto nelle graduatorie della qualità della vita del Sole 24 Ore e di Italia Oggi.
Reggeranno alla crisi?

ust belluno