Io Valgo 3.0. Cisl Veneto insieme ad Avis e Admo per la promozione della salute negli ambienti di lavoro
La salvaguardia della salute sui luoghi di lavoro con l’indicazione di azioni preventive e correttive da potersi attuare a livello aziendale e territoriale.
Questo l’oggetto del protocollo d’azione firmato nei giorni scorsi nell’ambito del progetto “Io Valgo 3.0: il terzo settore e le imprese insieme per la salute della comunità”, promosso da Avis Regionale Veneto con la partnership di Admo regionale e la collaborazione di Cisl Veneto insieme con ConfCommercio Veneto, Centro di Medicina e Lions Club International - Distretto 108Ta3.
L’iniziativa, finanziata dalla Regione del Veneto con risorse statali del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, partita nel 2019 con incontri all’interno delle aziende, si è rimodulata nel 2020, causa pandemia, con interventi a distanza e sulle piattaforme digitali, fino ad optare, nella terza edizione 2021/22, per campagne informative, questionari e tavoli di confronto relativi soprattutto agli stili di vita da adottare negli ambienti di lavoro in funzione della pandemia da Covid 19.
Da qui la realizzazione del protocollo ma anche della brochure “Star bene a casa e al lavoro” (realizzata sia in forma cartacea che video) e dello slogan “Al lavoro come quando doni, fai del bene a te stesso e agli altri. Rispetta le regole, fai prevenzione, sensibilizza” che promuove la salvaguardia dei lavoratori attraverso alcune immagini di cittadini che, vestendo i propri abiti da lavoro, ricordano l’importanza di tutelare con semplici regole la propria e altrui salute.
“Il progetto Io Valgo 3.0 – ha commentato Cinzia Bonan, Segretaria Cisl Veneto - è stato un’opportunità di unione tra il mondo del lavoro e quello del volontariato della donazione. Una collaborazione importante per avere dei cittadini responsabili della propria salute e del proprio benessere e attenti ai bisogni verso gli altri anche nello svolgere il proprio ruolo di lavoratori e creare un sodalizio con le imprese attente a proporre modelli virtuosi. La firma del protocollo d’azione sottoscritto con i partners del progetto – ha concluso - promuove una maggiore sensibilizzazione per la salute di ciascuno e della collettività e adesso deve trovare adesione, su base volontaria, da parte delle imprese”.
