19 dicembre. 1866. Un soldato austriaco amante dell’Italia
Il generale Moering tratta a Cormons con i plenipotenziari italiani e ancora lui tratta come commissario imperiale col francese Leboeuf e l’italiano de Revel. Già liberale nel 1848, volontario a Marghera, è uno dei tipici soldati dell’austriaca «armata italiana»; a Vienna si sentiva come spaesato, chiamava l’Austria «paese degli orsi» e sospirava nel suo diario l’Italia, fino a scrivere, parafrasando Goethe, «soltanto in Italia lo spirito del soldato austriaco era ancora libero». Invita Vienna a non farsi illusioni per le voci di scontento, «tutto il mondo sarà scontento, ma vorrà rimanere italiano».