12 ottobre 1866. Dopo l’armistizio, Verona grida «Viva l’Italia!»
Il comandante della piazza di Verona, Jacobs, respinge le accuse del Municipio che denuncia comportamenti provocatori delle sue truppe. Anzi, a suo dire, è stata provocata la guarnigione austriaca con grida «Viva l’Italia!» levate in faccia agli ufficiali e che la sua autorizzazione a vendere «oggetti tricolorati» è stata sorpassata con l’esporre bandiere tricolori in tutta la città. Solo il 16 ottobre Verona è consegnata al rappresentante di Napoleone III, generale Le Boeuf. In quello stesso giorno, un telegramma del presidente Ricasoli si felicita per la liberazione della città dal dominio austriaco.