Intervista a Massimo Verzara, dirigente del sindacato Cisl dei Vigili del Fuoco di Vicenza

Giovedì, 16 aprile 2009

Raccontaci del vostro intervento.

Siamo partiti il 9 aprile scorso per sostituire la squadra dei colleghi che era partita la notte del disastro e abbiamo raggiunto il Campo Base di Barete (un comune della provincia de L'Aquila con poco più di 600 abitanti, distribuiti in diversi piccolissimi borghi) e completamente inagibile. Eravamo in 18 vigili e abbiamo fatto soprattutto assistenza  nella tendopoli che ospita circa 150 persone, soprattutto anziani o infermi e che però era il punto riferimento per altre che vivono nelle loro auto, infatti si cucinato circa 350 pasti al giorno. Sindaco e assessori sono stati sempre con noi al campo. Durante il giorno poi si accompagnavano i terremoti a recuperare qualche effetto personale, soprattutto abbigliamento, nelle case abbandonate.

A Pasqua si sono divise le Sezioni e io sono andato con una parte della mia squadra a Scoppito. Qui abbiamo fatto molti interventi per mettere in sicurezza le vie principali del paese con interventi di assestamento dei tetti e puntellamento delle pareti.

Come avete trovato e come avete lasciato la popolazione

Ieri sera, prima di partire, sono tornato a salutare il sindaco, gli assessori e la gente del campo, ci siamo messi tutti a piangere dalla commozione. Li avevamo trovati ancora nel panico, anche perché le scosse sono continuate anche dopo il 6 aprile. Anche ieri sera ne abbiamo registrata una di forte.

Cosa ti è rimasto impresso di questi giorni

Un anziano già sfollato da L'Aquila che era scappato a Scoppito dove aveva una seconda casa ma anche questa poco sicura. Abbiamo tentato di fermarlo ma inutilmente: ha superato le transenne e si è incamminato verso la sua casa tra le case pericolanti e muri crollati, ed è ancora li.

Che idea ti sei fatto sui crolli

Parlando con i nostri tecnici mi hanno detto di essere rimasti stupefatti che alcune case vecchie siano rimaste in piedi mentre molte case nuove siano crollate. Abbiamo visto che in alcune abitazioni, ad uso turistico, per rifare la copertura sono stati gettati, sotto il tetto, dei pesanti cordoli in cemento sopra muri che avevano 2-300 anni: il crollo è stato inevitabile.

Come avete passato la Pasqua.

La mattina abbiamo costruito una croce in legno e il Cristo con i tubi delle manichette, ne abbiamo fato omaggio ai baretani il cui parroco, don Daniel Rosu romeno, lo ha benedetto e ci ha promesso che metterà in chiesa quando sarà ornata agibile. Ha scritto anche una bella lettera pubblicata sull'Avvenire di ieri.

Parliamo della vita del pompiere, un lavoro stimato ma forse poco conosciuto. Come vivete questi interventi ?

La mia squadra è fatta tutti di volontari. Mi spiego: quando c'è una situazione difficile, terremoto, alluvione, ecc. sono chiamati ad intervenire i vigili che sono in turno di servizio. La loro sostituzione viene fatta in primo luogo dalle squadre di vigili volontari la cui lista è sempre lunghissima e, a dire la verità, qualche volta si "baruffa" per partire per primi.

Dove avete alloggiato?

I VVVFF di Vicenza sono autonomi al 100 %. Abbiamo un camper con 8 posti letto ed una tenda dove mangiare e riposare, anche se i primi giorni è un po' difficile riuscire a dormire.

Quante ore al giorno si lavora in questi contesti?

Si lavora sempre senza guardare all'orologio, ci si ferma solo quando si è esausti per riposare, ma se ti chiamano per qualsiasi cosa vai.

Quanto vi è pagato lo straordinario?

Credo che si vada dai 7 agli 8 euro, spero almeno al netto delle tasse . Il piano di intervento prevede che in questi emergenze siamo pagati i primissimi giorni per 24 ore e poi si scende a 18, 16, ecc. anche se si lavora di più.

Che pensi della proposta di istituire un corpo di VVFF volontari in ogni comune

Personalmente in linea di massima non sono d'accordo. C'è bisogno di grande competenza e professionalità in questo lavoro.

In Veneto rispetto alla dotazione di personale e mezzi come stiamo?

Siamo carenti in tutto il Veneto. Solo a Vicenza mancano 49 graduati (capisquadra e capi reparto) e così i più vecchi fanno le funzioni di capo. I mezzi sono in gran parte obsoleti. Il pullman che ci ha portato il cambio è uscito dalla caserma per finire subito in officina per riparazioni. Viviamo con i mezzi scartati dall'esercito e da altri enti, una pitturata di rosso e via e alcuni sarebbero proprio da buttare.

mercoledì 15 aprile 2009

terremoto abruzzo