Welfare. Accordo Cisl Cgil Uil Verona e GSK Italia: congedo retribuito di 18 settimane al secondo genitore
Una retribuzione al 100% per il secondo genitore per un periodo massimo di 18 settimane entro il primo anno di vita del bambino o dal suo ingresso in famiglia in caso di adozione/affidamento.
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È questo uno dei punti principali dell’accordo sottoscritto tra la GSK Italia e le RSU e le organizzazioni sindacali di settore Femca Cisl, Filctem Cgil e Uiltec Uil Verona.
Previsto anche un congedo fino ad un massimo di 20 giorni lavorativi all’anno totalmente retribuiti in caso di grave infermità, che comporti la necessità di un’assistenza continuativa, di un familiare stretto.
“Con questa decisione vogliamo far sì che tutti i nostri collaboratori possano concentrarsi sulle persone che amano in momenti chiave della vita – ha sottolineato Alfredo Parato, Human Resources Country Head di GSK Italia - Una maggiore possibilità di dedicarsi alla cura sia dei figli sia dei familiari pensiamo sia importante per tutti. Inoltre – ha aggiunto - siamo convinti che la concreta opportunità di condividere questi momenti favorisca ulteriormente lo sviluppo della leadership al femminile; infatti, tali compiti sono ancora una prerogativa tipicamente femminile”.
“Grande soddisfazione per il raggiungimento di questo accordo, fortemente innovativo, avente ad oggetto la cura della famiglia e la genitorialità condivisa” è stata espressa dai Segretari generali Femca Cisl e Filctem Cgil Verona Massimo Meneghetti e Gianni Morandini e dal Segretario provinciale Uiltec Uil Verona Alessandro Strazieri.
“È importante sottolineare, con riferimento alla genitorialità condivisa – hanno commentato Meneghetti, Morandini e Strazieri - che beneficiari dell’ampliamento dei diritti genitoriali così definiti non sono esclusivamente le lavoratrici madri, ma anche i lavoratori padri e i genitori adottivi. Questo consente di superare il concetto tradizionale di genitore principale e di promuovere la parità di genere – hanno evidenziato i sindacalisti - favorendo la conciliazione vita-lavoro e consentendo a entrambi i genitori di partecipare attivamente alla cura dei propri figli”.
