Vigili del Fuoco. C’è il rinnovo del contratto

Giovedì, 08 febbraio 2018

Bloccato da 9 anni, è stato sottoscritto stamattina il rinnovo del contratto nazionale dei Vigili del Fuoco alla presenza della Ministra della Pubblica Amministrazione Marianna Madia e del Viceministro dell’economia Enrico Morando. Con oggi è stata chiusa la parte economica del rinnovo, non quella normativa che è stata procrastinata, «questa scelta – spiega Stefano Pegoraro, segretario di FNS Cisl Veneto – è stata dettata dalla volontà sindacale di far arrivare il prima possibile nelle tasche dei lavoratori gli aumenti degli stipendi». Aumenti che nel nuovo contratto vanno da un minimo di 160 euro ad un massimo di 400 in busta paga (riceveranno anche gli arretrati accumulati dal 1° gennaio 2016). Passo dopo passo i vigili del fuoco si stanno quindi equiparando ai colleghi della Polizia di Stato, ma ciò che ancor più riduce lo scarto tra le due categorie è l’assoluta novità dell’assegno di specificità (“assegno di funzione” per i poliziotti). Con questo rinnovo i Vigili del Fuoco sono riusciti ad ottenere questa nuova voce in busta paga che rappresenta un riconoscimento economico legato al rischio e all’anzianità di servizio. Anche per questa nuova voce i lavoratori potranno vedersi accreditati gli arretrati. Infine, su proposta della Cisl, si è aperta anche la strada di accesso alla Previdenza complementare da cui fino ad oggi erano rimasti esclusi.

In Veneto sono duemila gli operativi interessati dall’intesa a cui si aggiungono 170 amministrativi e 70 operatori tecnici. Il personale operativo varia numericamente nei diversi comandi provinciali a seconda della conformazione e delle esigenze territoriali: si va dai poco meno di 250 vigili del fuoco a Rovigo, ai 250 – 300 di Padova, Vicenza, Treviso e Belluno agli oltre 350 nel veronese fino ai 600 di Venezia. Fiore all’occhiello dell’Italia è Venezia unico comando che prevede al suo interno tutte le specializzazioni previste dal Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco (soccorso alpino, fluviale, aereo, pilota di elicottero, sommozzatore). Il percorso di formazione dei vigili del fuoco prevede infatti dei corsi fissi per apprendere le competenze di base quali spegnimento incendi, incidenti stradali, primo soccorso o rianimazione; poi ogni operativo è libero di intraprendere la propria strada professionale scegliendo dei corsi professionalizzanti nelle diverse aree specifiche. «Qualche buona notizia- conclude Pegoraro- arriva anche sul fronte dell’organico con nuove assunzioni previste dalla Legge di Bilancio 2018».