Treviso. Annullato il licenziamento e risarcita la lavoratrice in infortunio

Lunedì, 01 luglio 2019

Giustizia per una lavoratrice illegittimamente licenziata durante il periodo di infortunio: l'azienda condannata a un risarcimento di 50mila euro.
Il caso riguarda una dipendente della CIR Food nell'appalto della mesa della caserma De Dominicis di Treviso. Nel 2012 scivola sul pavimento bagnato della cucina e si infortuna.
L'assenza si prolunga e l'azienda la licenzia per superamento del periodo di comporto.
La Fisascat Cisl e l'Ufficio legale della Cisl, a cui si rivolge per tutelare i propri diritti, impugnano il licenziamento.
Ne nasce un contenzioso giuridico sulle interpretazioni, opposte, su alcune aspetti delle norme sui licenziamenti individuali introdotte con il Jobs Act.
Dopo tre gradi di giudizio e cinque anni di processo, la Cassazione si è pronunciata lo scorso 3 giugno dando ragione alla lavoratrice, non solo con l’annullamento del licenziamento e il ristoro del danno per la perdita del posto di lavoro nella misura di oltre 50mila euro, ma si è anche pronunciata con chiarezza sull’ambiguità della normativa sulla tempistica dell’azione giudiziale, accogliendo l’interpretazione della Cisl: in caso di tentativo di conciliazione, i termini per opporsi ad un licenziamento ritenuto illegittimo rimangano di 180 giorni.