Solidarietà Veneto. Un ottimo 2017 per un migliore 2018

Martedì, 30 gennaio 2018

Sono oltre 20.000 le nuove adesioni a Solidarietà Veneto del 2017, fra cui i 16.000 lavoratori dell’artigianato che possono finalmente avviare un percorso previdenziale, grazie alla cosiddetta “adesione contrattuale” (ossia la possibilità da parte del lavoratore di scegliere di destinare tale contributo al fondo negoziale più adatto alle sue esigenze). Anche il numero delle adesioni “ordinarie” è molto elevato e supera di gran lunga i risultati degli ultimi anni: 4.000 nuovi associati che danno il via alla “carica dei trentenni”, visto che l’età media di adesione si attesta attorno a tali valori. Si conferma anche la particolare sensibilità dei lavoratori veneti in chiave prospettica: crescono infatti del 22% gli associati ascrivibili nell’ambito dei “Soggetti fiscalmente a carico” (ossia i figli dei lavoratori già iscritti). A fine 2017 quindi gli iscritti a Solidarietà veneto hanno superato la soglia dei 70mila confermandosi il Fondo pensione largamente più diffuso in regione. Il patrimonio gestito raggiunge quota 1,2 miliardi e per il sesto anno consecutivo in tutti i suoi comparti (Dinamico, Reddito, Prudente e Garantito) si registrano rendimenti positivi. Riscuote consensi anche la RITA (Rendita Integrativa Temporanea Anticipata), che permette di accedere alle pensioni grazie ai versamenti accumulati ed investiti nel Fondo prima di aver maturato i requisiti INPS (20 anni di contributi e almeno 61 anni e 7 mesi di età i requisiti richiesti), dando vita a quella che viene chiamata “flessibilità in uscita”. «Solidarietà Veneto conferma il proprio impegno ad accompagnare e sostenere tutti gli associati del Fondo – commenta il Presidente di Solidarietà veneto Franco Lorenzon - in particolare gli iscritti “contrattuali” del comparto artigiano che, di fronte al cambiamento, hanno deciso di mettersi in discussione. Il nostro fondo si colloca in questo processo di cambiamento. La vera sfida del futuro è quella di riscrivere concretamente il modo e le forme con cui una società riesce a “stare assieme”, ricostruendo i legami sociali in una visione solidaristica di lungo respiro; una società capace di essere, appunto, previdente». Il 2017 è stato anche l’anno della legge regionale sul “welfare territoriale” «La Cisl ha un importante progetto sul welfare in Veneto – ha spiegato Onofrio Rota - in particolare nel farsi promotrice di una la cultura della previdenza che si articola su due filoni: un welfare integrativo legato alla pensione e uno legato invece all’assistenza sanitaria».