Sani.In.Veneto. Covid 19, sanità integrativa in aiuto al sistema pubblico
La sanità integrativa è in continua crescita, soprattutto in un periodo, come quello attuale, in cui il sistema sanitario pubblico, per far fronte all’emergenza Covid, ha dovuto ridurre gli interventi di medicina ospedaliera ordinaria.
È quanto è emerso nel corso del convegno di presentazione del 1° bilancio sociale di Sani.In.Veneto, il fondo di assistenza sanitaria integrativa per i lavoratori delle imprese artigiane del Veneto, costituito da Confartigianato Imprese, Cna, Casartigiani, CGIL, CISL e UIL regionali e che conta 200 sportelli.
“Nel 2019 - ha dichiarato il direttore Jimmy Trabucco - Sani.In.Veneto ha rimborsato 180.000 prestazioni per oltre 140.000 iscritti: 18.000 donne e 11.000 uomini hanno fatto screening o hanno attuato forme di prevenzione, sono stati rimborsati oltre 10.500 interventi chirurgici, mentre 8000 persone hanno avuto accesso a 27.000 prestazioni odontoiatriche e 12.000 a interventi di fisioterapia e riabilitazione, protesi e lenti per quasi 30.000 prestazioni”.
“Tuttavia – ha fatto presente il Presidente Antonio Morello – con la costante diminuzione delle imprese attive dal 2009 pari a 185.000 aziende artigiane che hanno chiuso, siamo di fronte a un restringimento della base produttiva delle aziende e del lavoro, che sono pilastri del welfare, che vanno tutelati”.