Assistenza sanitaria integrativa. Sani.in.Veneto presenta bilancio sociale

Venerdì, 11 novembre 2022

Ampliare ulteriormente i servizi erogati incrementando l’intervento in sostegno di lavoratori e imprese dell’artigianato veneto.

È questo il programma per il prossimo anno di Sani.In.Veneto, il Fondo di assistenza sanitaria integrativa regionale per i lavoratori delle imprese artigiane costituito da Confartigianato Imprese, Cna, Casartigiani, Cisl, Cgil e Uil del Veneto, che ha presentato ieri a Marghera (Venezia) il suo 3° Bilancio Sociale.

“232 mila prestazioni erogate, 12 milioni di euro liquidati, danno la misura dell’importanza dell’azione sviluppata da Sani.In.Veneto nel 2021 – ha annunciato il direttore di Sani.In.Veneto, Jimmy Trabucco - Alla base di questo ci sono un nomenclatore tra i più vasti con 3600 prestazioni, l’efficienza del fondo e la capacità di attivare al bisogno degli interventi straordinari ulteriori in aiuto alla propria platea”.

E proprio a tal proposito, tra le novità per il 2023 è allo studio l’integrazione con la Sanità Pubblica. Sono, infatti, in avvio alcune sperimentazioni, tra cui quella con Azienda Zero: “Ad oggi il tavolo di lavoro ha individuato una possibile forma di convenzionamento – ha spiegato Giacomo Vigato, direttore UOC Convenzioni e Assicurazioni SSR di Azienda Zero - Stiamo per avviare una sperimentazione che darà vita ad un percorso dedicato per gli iscritti al fondo, che non avrà ad oggetto alcuna priorità di accesso ma consentirà di procedere al pagamento del ticket diretto da parte del Fondo su un insieme prestabilito di prestazioni. Questo consentirà di ottimizzare le modalità di erogazione dei servizi, con un indubbio vantaggio per tutte le parti coinvolte. Ci potrà essere anche un utilizzo di professionisti ospedalieri – ha aggiunto - ma stiamo ancora facendo le debite valutazioni in merito per trovare il miglior modo di attuare questa sinergia”.

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