Safilo. Stop produzione a Santa Maria di Sala (VE)

Martedì, 06 febbraio 2018

Scongiurati licenziamenti la cassa integrazione alla Safilo di Santa Maria di Sala (Venezia), dopo l’incontro di ieri tra i sindacati di categoria territoriali, le Rsu e la Direzione aziendale.

Sono 600 i dipendenti del sito veneziano e l’azienda aveva dichiarato esuberi per quasi 350 persone. «All’incontro– spiega Massimo Meneghetti Femca Venezia – l’azienda ha confermato il persistente calo dei volumi produttivi e ha aperto ad una verifica del piano industriale, ma a livello di coordinamento di gruppo e alla presenza dell'Amministratore Delegato Luisa Delgado».

Le proposte Safilo per ovviare ai licenziamenti si sono orientate verso un maggior ricorso al part time e l’incentivazione all’esodo dei lavoratori vicini alla pensione a cui mancano massimo 24 mesi di contributi. «L'azienda però, oltre a confermare il blocco produttivo del 12 e 13 febbraio e ad ipotizzarne un altro il 23 febbraio, ha chiesto un maggior efficientamento delle attività produttive (con possibili cambio dei turni), per accelerare l’internalizzazione delle produzioni. «Il confronto – precisa Meneghetti - proseguirà il 22 febbraio per arrivare a una soluzione condivisa, che permetta di superare questo difficile momento e ridisegni il futuro dell'intero gruppo».

Per il sito padovano intanto a gennaio era stato trovato un accordo per i 38 esuberi: volontarietà e non opposizione al licenziamento da parte dei lavoratori interessati, oltre all'inserimento nell'accordo di un pacchetto di incentivi diversificato rispetto all'anzianità di servizio e all'età anagrafica in grado, così, di garantire almeno sei mensilità al lavoratore, per arrivare ad un massimo di 24 mensilità.

A Longarone (Belluno) prosegue il dialogo tra vertici aziendali e sindacati a fronte del calo dei volumi produttivi: è stato aperto un percorso di cassa integrazione ordinaria per 13 settimane e un passaggio da due turni ad uno unico con gestione giornaliera, mentre è ancora aperta la discussione sul come allargare la platea dei part time.