Refosco: la Tassa piatta agevola i redditi più alti

Martedì, 04 giugno 2019

La Tassa piatta agevola soprattutto i redditi più alti. La denuncia arriva da Gianfranco Refosco.
Il Governo, in questi giorni, ha ripreso l’ipotesi della “tassa piatta” indicandola come una priorità e la Cisl veneta non ha tardato ad esprimere la sua disapprovazione.
“Innanzitutto – ha dichiarato Refosco – secondo l’art. 53 della Costituzione Italiana “tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva” e quindi “il sistema tributario è informato a criteri di progressività”. Inoltre – ha aggiunto - una tassa piatta con aliquota bassa (si parla aliquota unica al 15%) di fatto favorisce soprattutto (o solamente) i redditi più alti”.
“Per sostenere questa drastica riduzione del prelievo fiscale (costo dichiarato circa 30 miliardi di euro) – ha rimarcato Refosco - si andrebbero a cancellare detrazioni/deduzioni e altre agevolazioni a favore del reddito di lavoro dipendente e di pensione”.
In particolare il Bonus 80 euro (c.d. Bonus Renzi) che, sulla base dei dati dell’Agenzia delle Entrate, in Veneto ha interessato ogni anno più di un milione di dipendenti ed ha avuto un impatto sul reddito dei lavoratori dipendenti, nel periodo fiscale 2014-2017, che supera i 3,3 miliardi di euro con una media annua (considerando che è stato attivato nel maggio 2014) pari a 900 mila euro.
“Il governo – ha concluso Refosco - in materia di tasse deve rapportarsi con il sindacato, il vero rappresentante dei soci di maggioranza assoluta del fisco italiano: i lavoratori dipendenti e i pensionati”.