Polzato (Femca): Simone non meritava il licenziamento

Sergio Polzato, segretario territoriale di Femca Cisl, ha inviato ai media una lunga e dettagliata dichiarazione sulla tragica vicenda di Simone Sinigaglia, il quarantenne dipendente della IVG Colbachini di Cervarese Santa Croce (Padova) che si è tolto la vita dopo aver ricevuto una lettera di licenziamento per giusta causa. A Polzato si era rivolto Simone quando l’azienda gli aveva contestato per iscritto il corretto uso dei permessi della legge 104.
“Ci siamo visti il 24 dicembre - ricorda il sindacalista - e dopo avermi raccontato tutto aveva affidato alla Femca il compito di tutelarlo e rappresentarlo”. Poi l’incontro con la Direzione Aziendale. “E’ avvenuto il 17 gennaio scorso. Simone si è comportato con la massima correttezza, ha chiarito il suo comportamento, ha ammesso qualche involontaria leggerezza e si è dichiarato subito disposto a rivedere l’uso dei permessi per meglio conciliare le esigenze produttive dell’azienda con l’assistenza della zia.
Alla fine dell’incontro l’ho rassicurato sul fatto che se, nonostante il positivo chiarimento, l’azienda gli avesse comminato un provvedimento ci saremmo sicuramente opposti in sede legale”.
Il drammatico 22 gennaio scorso Polzato lo ricorda così: “Ero ad un incontro per la Safilo quando mi ha chiamato suo fratello dicendomi che Simone lo aveva informato che gli era stata consegnata la lettera di licenziamento. Non aveva chiamato me (come d’accordo) e, quindi, gli ho subito inviato un sms dicendogli di farmi avere copia della lettera per procedere alla impugnazione. Non mi ha risposto”.
Il segretario conclude la sua dichiarazione con parole molte nette: “Dal punto di vista umano voglio dire ai suoi famigliari, ai suoi colleghi di lavoro e alle persone che lo hanno conosciuto che devono conservare di Simone un buon ricordo, come deve essere per una brava persona che lavorava con impegno e, contemporaneamente, curava una famigliare anziana. Simone non meritava in nessun modo di essere licenziato”.