Pensionamento agevolato lavori gravosi e usuranti 2019 e 2020

Lunedì, 14 gennaio 2019

L’Inps  ha fornito in questi giorni le indicazioni operative per l’accesso alla pensione di vecchiaia e alla pensione anticipata (5 mesi) dei lavoratori che svolgono lavori gravosi e usuranti che, per effetto della legge n.205/2017 sono stati esonerati dall’incremento dei requisiti pensionistici previsti nel bienni 2019-2020.

In pratica, chi svolge una delle 15 tipologie di lavoro gravoso indicate dalla legge (dai soffiatori di vetro cavo alle lavoratrici con figli) oppure un lavoro usurante come previsto dal decreto legislativo 67/2011 può beneficiare della pensione di vecchiaia con il requisito anagrafico di 66 anni e 7 mesi, in presenza di 30 di contributi oppure alla pensione anticipata indipendentemente dall’età in presenza di 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi di contributi per le donne.

Va sottolineato che il lavoro gravoso deve essere stato svolto 6 anni negli ultimi 7 e quello usurante per almeno 7 anni negli ultimi 10 oppure per metà della vita lavorativa.

Rimane la regola che i titolari di Ape Sociale o pensione anticipata per lavoratori precoci non possono accedere a questa tipologia di pensionamento, per la quale non è ammessa la possibilità di cumulare in modo gratuito i contributi in base alla legge 228/2012. Per il personale della Scuola e Afam il requisito dei 30 anni di contributi per la pensione di vecchiaia deve essere interamente maturato. 

La Cisl continua a contestare la discriminazione che riguarda i dipendenti pubblici a cui il pagamento del trattamento di fine servizio (TFS) viene differito nel tempo, alla data cioè in cui avrebbero maturato la pensione con le regole generali.

Informazioni ed assistenza, anche in questi casi, si possono avere negli uffici del Patronato Inas Cisl.