Esplosione centrale idroelettrica Suviana. Refosco (Cisl Veneto): “Promuovere una cultura della sicurezza”

Giovedì, 11 aprile 2024

"Un altro incidente mortale sul lavoro che ci fa ribadire con forza quanto sia urgente cambiare passo sul fronte della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, per imprimere una reale e incisiva inversione di rotta che ancora non si vede".

Gianfranco Refosco, Segretario generale Cisl Veneto, commenta così il grave incidente accaduto alla centrale idroelettrica di Enel Green Power nel bacino di Suviana, in provincia di Bologna, che ha provocato la morte di tre persone e conta un ingegnere padovano tra i quattro dispersi e un lavoratore veneziano, gravemente ustionato, tra i cinque feriti.

Refosco, a nome dell’intera organizzazione, ha quindi espresso le condoglianze alle famiglie delle vittime e auspicato che la magistratura possa fare al più presto chiarezza sulle responsabilità dell’incidente.

“Come Cisl da febbraio siamo impegnati anche qui in Veneto in un’ampia e diffusa mobilitazione nazionale con lo slogan ‘Fermiamo la scia di sangue’ – ha aggiunto Refosco - Chiediamo che sia messa in campo una strategia nazionale organica e partecipata dal sindacato e dalle imprese per porre uno stop a questa intollerabile perdita di vite umane e promuovere davvero una cultura della sicurezza e della prevenzione del rischio. La manifestazione a Roma il prossimo 13 aprile sarà l’occasione per rilanciare le nostre richieste e proposte”.

Sull’incidente è intervenuta anche Gabriella Lanni, Segretaria generale della Flaei Cisl Veneto, la Federazione lavoratori aziende elettriche italiane: “Il nostro è un settore ad alto rischio, estremamente vulnerabile dal punto di vista della sicurezza e della salute sul lavoro – ha dichiarato - A nostra memoria non era mai capitata una simile tragedia in Enel, ma risulta ancor più preoccupante constatare che si tratta di figure esperte e ad alto profilo professionale. L’unica strada percorribile – ha sottolineato Lanni – è fare in modo che le aziende, a partire da quelle strutturate come Enel, si siedano al tavolo con le rappresentanze dei lavoratori e i lavoratori stessi, per costruire insieme una cultura della sicurezza condivisa e copartecipata».

Nella giornata di ieri, intanto, la Cisl ha proclamato uno sciopero nazionale di tutti i lavoratori del Gruppo Enel per le ultime quattro ore dell’orario di lavoro, garantendo comunque il servizio pubblico essenziale come previsto dalla legge. Da tempo, inoltre, Flaei Cisl, Filctem Cgil e Uiltec Uil hanno avviato una vertenza contro Enel, accusata di aver imboccato la strada di un contenimento dei costi soprattutto del personale, nonché di esternalizzare tante attività con ripercussioni sull’occupazione e la sicurezza sul lavoro.