Ebav compie 35 anni: oggi l’evento di celebrazione, tra bilancio e prospettive
Si è svolto oggi nella cornice della Scuola San Giovanni Evangelista di Venezia l’evento celebrativo "INSIEME da 35 anni per il benessere dell’artigianato veneto”, in occasione del 35° anniversario dalla fondazione di Ebav – Ente Bilaterale Artigianato Veneto. Un appuntamento per festeggiare un compleanno importante, ma anche per guardare al passato e al futuro dell’artigianato veneto, preparandosi a nuove importanti sfide.

Tra i risultati concreti in 35 anni erogati 413 milioni ad aziende e lavoratori artigiani (sotto forma di interventi derivati da servizi, destinati sia alle aziende artigiane che ai loro dipendenti, e manovre straordinarie), 71 milioni tra 2020 e 2023, a beneficio di un comparto, quello dell’artigianato veneto appunto, che nonostante la crisi del 2008 e la pandemia 2020-2021 rimane un elemento cardine nell’economia regionale: 119.400 le imprese artigiane attive nel 2024, rappresentanti il 28,5% delle totali attive in regione.
Nel corso del suo intervento il presidente di Ebav Alessandro Conte ha sottolineato che «al centro dell’attività dell’ente ci sono le persone, il lavoro e le imprese artigiane. La bilateralità, soprattutto nel mondo artigiano veneto, ha trasformato i rapporti tra aziende e sindacati, creando un sistema moderno e collaborativo che continua a evolversi. Grazie alla visione delle Parti Sociali, la bilateralità ha posto solide radici, contribuendo a una cultura del buon lavoro condivisa con istituzioni e attori regionali. Anche di fronte a crisi come quella del 2008 e alla pandemia, il comparto artigiano ha mostrato resilienza, offrendo occupazione e adattandosi alle trasformazioni dei mercati». Il presidente ha richiamato l’attenzione su nuove sfide, «tra cui il calo demografico e l’invecchiamento della popolazione, sottolineando la necessità di rendere il welfare contrattuale sempre più efficace e fruibile». Infine, ha indicato le priorità per il futuro: «innovazione tecnologica, sostenibilità ambientale, sviluppo di nuove competenze, e rilancio dell’immagine dell’artigianato tra le nuove generazioni».
Il vicepresidente di Ebav Riccardo Camporese (di Cisl Veneto), ha proseguito: «La genesi dell’Ente Bilaterale dell’Artigianato Veneto è avvenuta ben trentacinque anni fa, l’intuizione e la decisione di creare un luogo in cui coniugare rappresentanza, contrattazione, sostegno, sviluppo delle relazioni, crescita per le lavoratrici i lavoratori, per le imprese artigiane, da parte del sindacato e delle associazioni datoriali artigiane, fu una svolta coraggiosa ed epocale, dal conflitto alla collaborazione, che regge ancora oggi pur con tutte le trasformazioni socioeconomiche avvenute in questi anni. Dobbiamo guardare ai prossimi anni con un pensiero rivolto soprattutto ai giovani, ed alle fasce più esposte alla trasformazione digitale, fornendo non solo strumenti di sostegno ma un vero e proprio accompagnamento alle transizioni che imprese e lavoratori dovranno affrontare. La missione che Ebav ha assolto in questi anni è stata impegnativa e grazie agli accordi, alle intese, di volta in volta fatte dalle parti sociali venete, ha saputo interpretare al meglio le esigenze dei lavoratori e delle imprese».
Massimiliano Paglini, segretario generale Cisl Veneto, intervenuto alla tavola rotonda “Artigianato e bilateralità nel Veneto” insieme a Roberto Boschetto, presidente Confartigianato Imprese Veneto, Tiziana Basso, segretaria generale Cgil Veneto, Franco Storer, presidente Casartigiani Veneto, Roberto Toigo, segretario generale Uil Veneto, Moreno De Col, presidente Cna Veneto ha dichiarato: «La bilateralità ha realizzato la prima forma di partecipazione nella cogestione delle risorse consentendo di diffondere e promuovere solidarietà e sussidiarietà. L’esperienza di 35 anni di tutele di Ebav può oggi consentire di far evolvere la bilateralità verso nuovi orizzonti con strumenti innovativi che integrino welfare pubblico e welfare negoziale per costruire tutele più strutturate e più diffuse, questa secondo noi la vera sfida dei prossimi anni».