Cisl Belluno Treviso. Aumento rette Rsa, “Il problema dei costi non può ricadere su anziani e famiglie”
“Aumentare le rette delle case di riposo non è la soluzione al problema dell’impennata dei costi delle strutture, ma finirà per aggravarlo, costringendo le famiglie a caricarsi sulle spalle il peso intero della gestione dei propri anziani e portando all’aumento dei ricoveri impropri e delle file nei Pronto soccorso, con le criticità già viste in passato”.
Teresa Merotto della Cisl Belluno Treviso e Franco Marcuzzo, Patrizia Manca e Mario De Boni, Segretari generali rispettivamente di Fnp, Fisascat ed Fp territoriali, sostengono che “Il problema dei costi e della sostenibilità economica è grave ma non può essere affrontato facendolo ricadere esclusivamente sugli anziani e sulle loro famiglie, già pesantemente provate dai rincari delle bollette e dall’inflazione. Servono interventi – dichiarano - che riescano a coniugare la sostenibilità economica con la qualità delle cure alle persone anziane e il benessere lavorativo degli operatori, così come va affrontato in modo strutturale il problema della carenza del personale sanitario e socio-assistenziale delle Rsa”.
Secondo i rappresentanti della Cisl Belluno Treviso, “Occorre mettere in atto politiche di integrazione fra i servizi, le Rsa e le cure domiciliari, le realtà di cohousing e le abitazioni protette, per rendere possibili anche soluzioni intermedie fra ‘l’essere a casa propria’ e l’assistenza residenziale, ripensando gli spazi e i legami con il territorio, facendo coesistere più modelli articolati in base ai bisogni di cura e all’intensità assistenziale necessaria, senza sprecare i fondi del Pnrr”.
Merotto, Marcuzzo, Manca e De Boni sottolineano, infine, la necessità di equiparare la retribuzione e i contratti del personale del settore privato a quelli della sanità pubblica ospedaliera in modo da valorizzare il lavoro di cura ed arginare la fuga del personale sanitario dalle strutture residenziali.
