Lorenzon (Fondo Solidarietà Veneto): oltre quota 100

Giovedì, 18 ottobre 2018

Il presidente del Fondo Solidarietà Veneto Franco Lorenzon interviene nel dibattito sulle pensioni a quota 100, ossia il progetto del Governo che consentirebbe di andare in pensione già con 62 anni di età e 38 di contributi.

“Il pensiero – dichiara Lorenzon - va innanzitutto all’instabilità del sistema previdenziale italiano: dagli anni ’90 si susseguono riforme fra loro non sempre coerenti, con evidenti squilibri fra prestazioni. Cosa si racconterà, ad esempio, a chi, nel 2017, è andato in pensione con quasi 42 anni di contributi? C’è poi il tema dell’incertezza sul futuro, specie per i più giovani, che si chiedono quale prospettiva guiderà i futuri governi riguardo alle pensioni. Infine, la questione “copertura economica”: lo squilibrio demografico (calo nascite - invecchiamento popolazione) mette a dura prova il nostro sistema previdenziale. Gli interventi sul sistema pensionistico – propone, invece, il presidente di Solidarietà Veneto - dovrebbero ripartire da flessibilità delle prestazioni e buona gestione del fattore “tempo”; in sintesi, dalla qualità della vita di ciascuno”.

Per Lorenzon, mentre politica e media si focalizzano su “quota 100”, sono tante le persone che si mettono da parte qualche risparmio per la loro “terza età” per essere liberi di programmare il loro futuro, convinti che sarebbe poco lungimirante farlo dipendere solo dallo Stato. Alcuni utilizzano il risparmio tradizionale, altri i Fondi Pensione che, dal 1993, permettono di integrare la pensione pubblica e che oggi, attraverso la “R.I.T.A.” (Rendita Integrativa Temporanea Anticipata), consentono di anticipare l’uscita dal mondo del lavoro. Risposte concrete per chi ha il coraggio di pianificare.  "Tuttavia - si chiede- poiché si parla d’altro, è lecito chiedersi: in quanti se ne sono accorti?"