Lavoratori della sanità privata pronti ad incrociare le braccia

Venerdì, 05 aprile 2019

All’origine della protesta, il mancato rinnovo del contratto nazionale, fermo da 12 anni, per l’indisponibilità di AIOP (Associazione Italiana Ospedalità Privata) e ARIS (Associazione Religiosa Istituti Sociosanitari) a garantire le risorse economiche necessarie.
Questa mattina i delegati sindacali di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl si sono riuniti in un attivo unitario a Mestre in via Ca’ Marcello per poi spostarsi alla sede regionale dell’Aiop per un presidio prima di incontrare il presidente dell’Associazione.
“Ferme le retribuzioni, ferma la carriera, ferma l’organizzazione del lavoro, fermi i diritti – denunciano i delegati sindacali - Irricevibile la richiesta dei datori di lavoro di porre a carico della Regione Veneto il costo del rinnovo contrattuale. Irricevibile l’idea di usare i lavoratori e di giocare sulla loro pelle per fare pressione sulla Regione perché finanzi, con l’aumento delle tariffe, il rinnovo del Contratto Nazionale”.
I sindacalisti del settore, dopo aver sottolineato che nella sanità pubblica il contratto è stato rinnovato già da un anno, hanno aggiunto: “La nuova programmazione dei posti letto per acuti e riabilitazione, ora al vaglio della V Commissione Consiliare, assegna alle strutture private 3.702 posti letto, ben 273 in più rispetto alla programmazione del 2013. Ma con quale personale felice e motivato – si domandano - i datori di lavoro li gestiranno?”
Dal mese di marzo, inoltre, sono in corso in tutte le strutture private del Veneto assemblee, presidi e raccolta firme di proteste da inviare ai presidenti di Aiop e Aris e della Regione Veneto.