Fisascat Veneto. Incontro-confronto sulle aperture domenicali

Mercoledì, 17 ottobre 2018

In Veneto sono circa 300.000 gli addetti occupati nel settore del Terziario e Commercio, di cui il 18,6% interessati al lavoro domenicale. “Lavoro domenicale che ha cambiato gli stili di vita delle persone, ma non ha portato a nessun aumento dell'occupazione – denuncia Maurizia Rizzo, segretario Fisascat Veneto - anzi abbiamo perso tanti posti di lavoro, le nuove assunzioni sono con contratto a weekend di 8 o 16 ore settimanali e si sono compromesse le relazioni personali ed interpersonali delle persone nelle comunità”.
E “Valori – Socialità – Sviluppo nella programmazione delle aperture domenicali” è il tema del convegno organizzato dalla Fisascat del Veneto, a Zelarino (Mestre), venerdì prossimo, 19 ottobre, in vista di una possibile revisione del cd Decreto Salva Italia annunciata da Di Maio, che porterebbe allo stop delle aperture delle attività commerciali le domeniche e i giorni festivi, salvo qualche eccezione.
“Oggi possiamo confermare – dichiara la Rizzo - che la liberalizzazione degli orari delle aperture domenicali e festive, non ha comportato aumento della produttività, dei fatturati e della competitività delle imprese commerciali. Nel triennio successivo all'entrata in vigore della liberalizzazione (2012-2015) si sono registrate chiusure di piccole e medie imprese commerciali, mentre c'è stato uno spostamento delle quote di mercato dagli esercizi commerciali minori alla grande distribuzione, si è determinata una diversa modulazione della spesa delle famiglie concentrata nei weekend a beneficio della grande distribuzione, ma con turni assurdi per il personale dipendente”.
Tra le proposte che verranno avanzate dalla Fisascat nel corso dell’incontro, l'obbligo di chiusura in corrispondenza delle 12 festività nazionali a carattere civile e religioso senza alcuna deroga e un massimo di 12 aperture domenicali in tutto l’anno stabilite dalle Regioni d'intesa con i Comuni.
Al convegno, interverranno Gianfranco Refosco, Valter Rigobon (Adiconsum Veneto), Davide Guarini (Fisascat nazionale), Massimo Zanon (presidente Confcommercio), Maurizio Franceschi (Confesercenti) e Roberto Marcato, assessore regionale veneto allo Sviluppo Economico ed Energia.